Parco Nazionale Gran Paradiso e Codiceasbarre uniti nel progetto eco-sociale "Libero di vivere" che ha visto la realizzazione di abbigliamento e gadget dedicati al Parco, in vendita al pubblico da quest'estate, realizzati con materiali eco-compatibili da donne detenute negli istituti penitenziari di Vercelli e Lecce.
Codiceasbarre è una cooperativa che nasce nel 2002 con l'obiettivo di consentire a donne che si trovano nei penitenziari di accedere a percorsi formativi che forniscano competenze di base dal punto di vista professionale, costruendo ipotesi di occupabilità e favorendo un inserimento positivo nel contesto civile. Il Parco si è quindi trovato subito d'accordo nell'abbinare le finalità sociali proposte dalla cooperativa a quelle ambientali perseguite dall'Ente a salvaguardia della biodiversità dell'area protetta.
Sono quindi state ideate due linee di abbigliamento, una per gli adulti e una dedicata ai più piccoli, con colori e animali legati al Parco del Gran Paradiso. Su magliette, berretti e braccialetti, oltre al logo del Parco campeggia lo slogan "libero di vivere" espressione del legame simbolico tra la sensazione di libertà che è possibile vivere nell'area protetta, e l'indipendenza delle detenute che tramite il lavoro godono di una piccola forma di autonomia all'interno del carcere, oltre che di una possibilità di rieducazione sociale. Il progetto è sostenuto dal Ministero della Giustizia che garantisce l'eticità e la qualità degli articoli, realizzati con cotone organico e materiali ecologici, prestando quindi la massima attenzione e rispetto per l'ambiente.
"La prima linea di prodotti verrà gradualmente messa in vendita nei centri visitatori del Parco", spiega Pier Giorgio Mosso, referente del progetto per il Parco, "speriamo di poter aumentare i volumi di produzione per soddisfare le numerose richieste che ci sono già arrivate e per proporre anche la vendita on-line appena possibile. Già da tempo l'Ente ha messo in atto iniziative di co-marketing e di ricerca di sponsor, ma in questo caso siamo ancora più orgogliosi del risultato viste le finalità sociali della collaborazione con il progetto di Codiceasbarre".
foto archivio PNGP