Cinema, conferenze, dibattiti, mostre, musica, teatro, trekking: questo il ricco programma delle manifestazioni dolciniane che si sta svolgendo in occasione del 700° anniversario del martirio di fra Dolcino e Margherita, gli eretici morti sul rogo dell'Inquisizione nel 1307.
Fra le iniziative in programma ricordiamo:
. venerdì 1 giugno a Biella, al Ponte della Maddalena, alle 18 vi sarà la posa di un cippo commemorativo e sabato a Piazza Cisterna alle 21 dibattito su "Essere eretici oggi";
· 1,2,3 di giugno al Ricetto di Candelo vi sarà l'iniziativa dedicata al Medioevo: quadri di vita e di lavoro ai tempi di Fra Dolcino;
· Da maggio a giugno le sezioni del Cai di Biella, Mosso, Trivero e Valsessera organizzano una serie di gite nei luoghi dolciniani;
· sabato 9 e domenica 10 giugno a Stavello, vi sarà l'iniziativa "Riscopriamo Dolcino" laboratori didattici, mostre e padiglioni gastronomici.
Dolcino, dopo la morte del fondatore degli Apostolici Gherardo Segarelli, assunse il ruolo di guida del movimento Apostolico e sotto la pressione dell'Inquisizione, si spostò agli inizi del 1300 dapprima in Trentino per giungere poi in Valsesia. La Valsesia era la terra d'origine di Dolcino. Tra le donne che fanno parte di questo gruppo vi è la bellissima Margherita di Trento, di nobili origini, compagna di Dolcino.
La Valsesia era, però, da molto tempo in lotta aperta prima contro i grandi feudatari. Quando il gruppo degli Apostolici giunse nei centri della bassa valle, ricominciò la propria predicazione per una chiesa ed una società nuove, riscuotendo i favori del popolo. I vescovi di Vercelli e Novara, in accordo con il papa, vedendo come l'avvento degli apostolici come una perdita al loro potere, bandirono allora una vera e propria crociata, reclutandoun esercito professionale. Gli Apostolici, , uniti ai valsesiani ribelli, decisero di difendersi, iniziando così, nel 1304, una vera e propria guerra. Si susseguirono scontri e battaglie. I ribelli si spinsero in alto nella valle e, sul monte chiamato Parete Calva, che è ideale per la difesa, si installarono con l'appoggio dei montanari fondando una vera e propria "comune" eretica.
L'inverno, per i rivoltosi, fu terribile. Alla fine l'ultimo assalto provocò una carneficina: circa 800 ribelli vennero trucidati sul posto, mentre Dolcino e Margherita furonocatturati vivi. Margherita fu posta al rogo a Biella, mentre Dolcino fu condotto a Vercelli. Infine, nel 1307, anche per lui la "giustizia" di Dio significò il rogo. Tre anni di resistenza armata nel nome di Cristo si concludono tra quelle fiamme, ma altri dolciniani un po' da ogni parte continueranno ad esistere, suscitando anche l'ammirazione anche di Dante (Inferno, canto XXVIII).