Agli amanti della mountain bike alpina, la regione turistica Engadin St. Moritz offre un paradiso off road, con itinerari che si sviluppano per 400 km, ad una quota media di 1.700-1.800 metri, senza il caldo della media montagna.
La rete di impianti di risalita permette di trasportare la bicicletta in quota, per affrontare lunghi percorsi senza dover bruciare enormi energie per portarsi in quota. Gli impianti sui quali è consentito il trasporto bici sono la funivia St. Moritz Bad-Signal (9 giugno-21 ottobre), la funicolare St. Moritz Dorf-Chantarella-Corviglia (23 giugno-14 ottobre) e la cabinovia Celerina-Marguns (23 giugno-14 ottobre). Il biglietto 'bike' giornaliero costa 12 franchi (51 con la persona, 38 se ragazzo da 13 a 17 anni, 25 da 6 a 12 anni). Per tre giorni il costo del trasporto bici è di 34 franchi (144 con un adulto, 107 ragazzi 13-17 anni, 71 bambini 6-12 anni). Esistono formule di trasporto fino a 7 giorni.
Emozioni forti nel Frischi Bike Safari: oltre 5000 metri di dislivello in discesa (500 in salita + impianti) con la possibilità di prendere altri tre impianti altrimenti inaccessibili ai mountain biker: la funivia Piz Nair e le seggiovie Alp Giop e Trais Fluors. Si tratta di un itinerario guidato per biker esperti con Thomas Frischknecht 'Frischi', tre volte campione del mondo di mountain bike e medaglia d'argento alle Olimpiadi nel cross country
Per informazioni e prenotazioni: Engadin Bike Tours – tel. +41.818426844.
Offerta Mountain Bike Special: dal 9 giugno al 21 ottobre, da 2 a 7 pernottamenti con ricca colazione dello sportivo, impianti di risalita e trasporti pubblici, trasporto mountain bike sugli impianti, cartina mountain bike Engadin St. Moritz, possibilità di lavaggio per i capi sportivi, possibilità di eseguire piccole riparazioni e area lavaggio mountain bike, locale deposito mountain bike chiuso a chiave. Le quote in hotel tre/quattro stelle per due pernottamenti partono da 174 euro. La stessa offerta per biciclette elettriche a pedalata assistita parte da 236 euro.
Foto credit: Ralf Glaser / SwissImage