Aggiornamento 10.02.2010: il bilancio dei morti è salito a 10.
Da ovest a est, dalle prealpi alla catena principale, il bilancio di questo fine settimana sulle montagne alpine è oltremodo pesante: 6 morti e alcuni feriti in gravi condizioni, lungo giornate che dovevano trascorrere liete e all'insegna del benessere e diveritmento.
Eppure gli indizi c'erano tutti. Ma come quasi sempre accade, dopo la bella nevicata di giovedì e venerdì che ha portato neve fresca sull'intero comparto, con accumuli variabili da 20 a 40 cm, in molti non hanno resistito e nonostante i versanti fossero ancora instabili, anche a causa di una risalita delle temperatura e di un forte vento che ha spirato tra sabato e domenica, si sono avventurati in escursioni fuori pista.
Una prima valanga, sabato pomeriggio, è stata registrata sulle pendici del Monte Baldo, nel comune di Malcesine (VR). Il distacco è stato fatale per due giovanissimi sciatori locali, rispettivamente di 17 e 20 anni. Un terzo, miracolosamente illeso, ha potuto lanciare l'allarme.
Le montagne del Veneto stamane hanno dovuto contare un'altra vittima: Riccardo Quaroni, cinquantenne appassionato di scialpinismo, ha perso la vita sul monte Cimon di Palantina, in Alpago, dopo essere stato travolto, anch'egli, da una slavina.
Spostandoci ad ovest, altre due vittime si registrano in Val d'Ossola, per la precisione in Valle Antigorio, a pochi km dall'abitato di Premia. Gottardo Piana e Anna Maria Passello, di 56 e 62 anni, mentre si stavano recando verso l'alpe Salecchio per le celebrazioni del giorno della Candelora, sono stati fatalmente travolti da un lastrone di ghiaccio. Gli escursionisti stavano attraversando un sentiero che il soccorso alpino aveva sconsigliato proprio per il pericolo di distaccamenti.
Ma il bollettino, spaventoso, prosegue. In Valsassina (LC) è deceduto Antonio Mariani, titolare del rifugio Buzzoni; era scomparso nel pomeriggio di ieri e il suo corpo è stato ritrovato sotto una valanga.
In condizioni critiche versa invece uno scialpinista di 45 anni recuperato dai soccorritori dopo oltre due ore di ricerche in Val Seriana (BG). Proseguono invece le ricerche di uno scialpinista disperso in Val Comelico.
Per evitare nuove tragedie, il Governo, su incipit della Protezione Civile, ha presentato un decreto legge attualmente in discussione al Senato, che prevede il carcere per chi genera il distacco di una valanga mortale per altri escursionisti e ammende sino a 5000 euro per chi scia fuori pista o si avventura in escursioni in montagna in condizioni di reale pericolo, indicate dai bollettini nivo-meteorologici.