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Non accennano a spegnersi i riflettori sulla questione del Monviso illuminato artificialmente durante le notti del periodo delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Il Wwf lo dice chiaramente per voce di Fulco Pratesi, presidente della sezione italiana: ‘meglio la luna’. “I tentativi di illuminare patrimoni e simboli di tutti – si legge nella nota stampa diffusa da Wwf Italia -, come già per i Faraglioni di Capri, per trasformarli in un simbolo solo per alcuni, sono operazioni che li mortificano all’interno di un’operazione di marketing e che non approviamo.

Non fa differenza che il soggetto organizzatore sia un privato o un ente locale. E’evidente che nessuno ha titolo per autorizzare un’iniziativa del genere anche se temporanea. Non lo ha una Comunità Montana, che non ha avuto alcun confronto con la programmazione e le iniziative di tutela della Provincia, della Regione o dello Stato”.



Naturalmente a tutto ciò va poi aggiunto che l’iniziativa – fortemente voluta dalla Comunità montana Valli Po, Bronda e Infernotto – ha dei costi davvero notevoli, sia per i costi dell’impiantistica che per quelli relativi ai consumi previsti: una spesa tra gli 85mila e i 100mila euro, soldi pubblici. Per quel che riguarda i costi, se questi saranno coperti da sponsor, il Wwf Italia annuncia di essere pronto a contattarli pubblicamente e a mettere in risalto negativamente i loro marchi.



C’è poi da dire che l’impatto ambientale si farà sentire: l’intervento va infatti in direzione contraria alla legge regionale sull’ inquinamento luminoso; disturberebbe la fauna; sprecherebbe energia e produrrebbe inutilmente CO2, portando peraltro generatori e attrezzature in cantieri d’alta quota e impattando un sito di interesse comunitario, senza neanche la valutazione di incidenza obbligatoria per legge.



“Francamente – conclude Fulco Pratesi in una lettera spedita in questi giorni alla Presidente della Regione Piemonte Mercedes Presso – non credo che questo sia uno strumento per promuovere il turismo locale. Stupisce la povertà culturale dell’iniziativa, mentre tanti altri sono gli esempi pratici e positivi da imitare. Mi associo ai tanti che preferiscono il Monviso illuminato dalla luna”.



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