Il Monte Rosa è un vero e proprio gigante delle Alpi: è il più grande massiccio della catena alpina. Con i suoi 4634 metri di altitudine, sulle Alpi, è secondo solo al Monte Bianco che svetta fino a quota 4809. Ma i record del “De Gletscher” – così lo chiamano i walser di Gressoney – non finiscono qui. Esso presenta infatti l’altitudine media più elevata, perchè tra le prime 20 cime più alte dell’arco alpino, ben 9 sono appartenenti al Monte Rosa.
Il massiccio del Monte Rosa si trova nelle Alpi Pennine, tra Valle d’Aosta e Piemonte; il versante estero tocca il territorio svizzero, a oriente del Cervino. Tra le vette che superano i 4000, sul Monte Rosa, ricordiamo le più celebri: Punta Dufour 4.634 m, Punta Nordend 4.609 m, Punta Zumstein 4.563 m, Punta Gnifetti 4.559 m, Lyskamm Orientale 4.527 m, Punta Parrot 4.436 m, Castore 4.221 m, Piramide Vincent 4.215 m, Breithorn Occidentale 4.165 m e Polluce 4.091 m.
Se volete ammirare il Monte Rosa in tutta la sua grandezza, vi consigliamo di recarvi a Macugnaga, in Valle Anzasca, in provincia di Verbania. La località , raggiungibile in circa due ore d’auto da Milano, si trova ai piedi della parete est del massiccio: con uno sviluppo di oltre 2500 metri, la est del Rosa è l’unica parete himalayana delle Alpi. Una veduta da brivido.
Un po’ di storia. Il 22 luglio dell’anno 1872, i britannici William Martin Pendlebury e Charles Taylor, con la guida italiana Giovanni Oberto, raggiunsero per prima la Punta Dufour dalla parete di Macugnaga, salendo lungo il canalone Marinelli. Nel 1893, sua maestà la Regina Margherita di Savoia salì sul Monte Rosa per l’inaugurazione della capanna osservatorio più alta d’Europa, che prese per l’appunto il suo nome.
Un paradiso per l’outdoor. In inverno, sulle pendici del Monte Rosa, si scia, nelle località di Macugnaga, Alagna e Gressoney. In estate, la montagna è la meta prediletta di alpinisti provenienti da tutta Europa, soprattutto lungo la via normale che da Alagna sale alla Capanna Margherita. Molte le opportunità per gli escursionisti, con un trekking di più giorni che permette di effettuare un giro completo intorno al massiccio.
La montagna è stata da sempre un crocevia di popoli e culture. Nei centri di Gressoney, Alagna e Macugnaga, ancora oggi si parla il titsch, idioma del popolo Walser, molto simile allo svizzero tedesco arcaico. La cultura Walser è più viva che mai, e trova piena espressione nell’architettura, nelle tradizioni e nelle ricette tipiche delle comunità che vivono ai piedi della grande montagna. Imperdibile la Fiera di San Bernardo, che si svolge ogni anno, a luglio, in Valle Anzasca.
Verso la Capanna Margherita