Nello “Schema di sviluppo sostenibile dell’Espace Mont-Blanc†la proposta di far dichiarare il Massiccio del Monte Bianco e i comuni del territorio valdostano che lo fiancheggiano (Courmayeur, La Thuile, Morgex e La Salle) Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Il documento contiene numerose indicazioni che dovrebbero orientare le politiche locali delle comunità interessate dall’Espace Mont-Blanc secondo i principi dello sviluppo sostenibile.
Lo schema di sviluppo sostenibile individua, a riguardo, due percorsi. Il primo intende esprimere la candidatura del Massiccio del Monte Bianco a Patrimonio mondiale dell’Umanità , evidenziando il carattere universale e unico del sito. Il secondo, meno impegnativo, punta al riconoscimento dell’Espace Mont-Blanc come Riserva di Biosfera del programma “Mab†(Man and Biosphere), in cui la protezione riguarda la valorizzazione delle risorse e delle popolazioni locali.
Una terza via, a metà strada tra le due proposte, si sta facendo largo in questi ultimi giorni. “Si potrebbe puntare al riconoscimento solo del Monte Bianco come Patrimonio mondiale dell’Umanità – spiega il vice presidente dell’Espace Mont-Blanc-Conferenza transfrontaliera del Monte Bianco, Guido Cesal – evitando di inserire il territorio circostante che pure si gioverebbe in maniera indiretta dell’eventuale riconoscimento”.
In questa fase, fino al 15 aprile 2006, le popolazioni e le amministrazioni locali possono far pervenire le loro indicazioni in merito allo schema, per contribuire a orientare il cammino futuro della comunità transfrontaliera che raggruppa comuni della Valle d’Aosta, del Vallese svizzero e della Savoia francese.