Correva l’anno 2002. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel corso della Cinquantasettesima sessione, riunitasi a conclusione dell’Anno Internazionale della Montagna, proclamò l’11 dicembre Giornata Internazionale della Montagna. L’invito veniva rivolto ai governi, alle istituzioni e a tutti coloro che ricoprivano un ruolo determinante e di un certo peso: perseguire la realizzazione di progetti e programmi volti alla promozione dello sviluppo sostenibile delle aree montane.
Mancano pochi giorni alla seconda Giornata Internazionale della Montagna, prevista – per l’appunto – per sabato 11 dicembre 2004. Giornata col naso all’insù, dedicata alle terre alte e dalla quale è necessario ricavare gli stimoli per sostenere questa importante porzione terrestre, che rappresenta il 25% della superficie terrestre.
La montagna ha un ruolo troppo spesso trascurato: il fatto che una persona su due vi dipenda per rifornirsi d’acqua potabile, per l’agricoltura, per produrre elettricità e per l’industria, è un dato che non deve lasciare indifferenti. E la lista dei vantaggi derivanti dalle montagne è ancora molto lunga.
Sta di fatto che sabato 11 dicembre 2004 in Val d’Aosta, presso il Centro Congressi Grand Hotel Billia a Saint-Vincent, si avrà modo di parlare davvero tanto di montagna. Un programma denso di appuntamenti, a partire dalle 9 del mattino e che vedrà la partecipazione di importanti personalità . L’assessore regionale Luciano Caveri aprirà i lavori. Poi qualcosa che ci riguarda da vicino, con la presentazione del rapporto sullo stato della montagna italiana; quindi i primi risultati dello studio “la montagna: metodi e criteri di misura degli svantaggi relativiâ€. E ancora si parlerà di cambiamenti climatici e – piaga permanente – di inquinamento.
Il programma completo
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