Michele Boscacci: scialpinismo, di padre in figlio
I figli di campioni lo sanno bene, a volte per portare un cognome servono spalle particolarmente larghe. Ma non tutte le storie sono scritte nello stesso modo.
Così come non è facile essere genitori, a volte può essere difficile anche essere figli, soprattutto quando il genitore è un personaggio di successo.
È così che la paura di deludere le aspettative si trasforma in un costante ostacolo al raggiungimento dei propri obiettivi e la sensazione di non sentirsi all’altezza diviene uno schema comune.
Queste sono cose che possono accadere, ma quella che vi raccontiamo oggi è un’altra storia. È la storia di Michele, stella dello sci alpinismo, e di suo padre Graziano, ex campione del mondo nella stessa disciplina. Una storia che prima di raccontare il rapporto tra due campioni, racconta il legame tra padre e figlio.
Michele Boscacci, La Sportiva Team
Photograph by Matteo Pavana
Michele Boscacci nasce ad Albosaggia, uno di quei luoghi in cui sci e pelli di foca la fanno da padrone, un piccolo paese della Valtellina che vanta un numero di vittorie record nel mondo dello scialpinismo.
Figlio d’arte, abbraccia presto la passione del padre seguendolo alle gare negli anni in cui Graziano mette a segno importanti vittorie nelle competizioni nazionali ed internazionali, conquistando il primo campionato del mondo di scialpinismo.
All’età di 5 anni sale per la prima volta sugli sci dimostrando subito di avere la stoffa del campione. Oggi, a meno di 30 anni, si diploma re dello scialpinismo mondiale, con un incredibile numero di vittorie alle spalle, tra cui la Coppa del Mondo Overall e La Grand Course.
“La storia di Michele e di suo padre Graziano è una storia che, prima di raccontare il rapporto tra due campioni, racconta il legame tra padre e figlio. “
Una storia, la sua, fatta di performance fuori dal comune che vivono di un forte passato e di un grande presente. Una storia segnata da un passaggio di testimone da padre a figlio che restituisce un rinnovato valore ad una passione comune, traducendosi in occasione di condivisione, confronto e ispirazione reciproca.
Una passione, che sa di tradizione e di legame con il proprio territorio, ma anche di costanza e di tanto allenamento.
Valori che, parallelamente, hanno costituito da sempre il fil rouge dell’heritage de La Sportiva: una realtà fatta di arte manifatturiera tramandata di generazione in generazione, ma anche di incredibile innovazione, binomio vincente che ha consentito al piccolo calzaturificio locale di evolversi a grande azienda conosciuta in tutto il mondo. Generazione V è il titolo del video, V come Vittoria, V come il numero romano 5, la quinta versione del prodotto Stratos che Michele porta in vetta al podio.
La Sportiva è l’azienda trentina
leader mondiale nella produzione di scarpette d’arrampicata e di scarponi per l’alta montagna. Fondata nel 1928 dal calzolaio di Tesero (Trento) Narciso Delladio e ancora oggi al 100% di proprietà della famiglia Delladio, ha sede a Ziano di Fiemme ai piedi delle Dolomiti ed opera nel settore delle calzature outdoor da oltre 90 anni con l’obiettivo di fornire il miglior prodotto possibile a chi va in montagna in qualsiasi modo e ad ogni latitudine. Il range di prodotti, comprende infatti scarponcini da trekking, scarponi d’alta quota e da spedizione Himalayane, scarpette d’arrampicata e calzature da mountain running. L’azienda è entrata anche nel settore degli scarponi da sci alpinismo e nel mercato dell’abbigliamento tecnico invernale ed estivo, grazie a prodotti innovativi realizzati con le migliori tecnologie e materiali disponibili sul mercato.