News: classifiche e racconto edizione 2018
La corsa è tornata protagonista sull’altipiano più grande d’Europa: la 5a Mezza Maratona Alpe di Siusi, dedicata agli appassionati della corsa in altitudine, ha preso il via il 2 luglio su un percorso di 21,0975 km, con 601 metri di dislivello.
La gara, con partenza e arrivo a Compaccio, nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio mondiale UNESCO, ha offerto un’esperienza unica con viste spettacolari a suoi 700 iscritti.
Il tracciato si snoda all’interno del Running Park Alpe di Siusi, costituito da 20 tracciati con distanze e difficoltà differenti e con una lunghezza totale pari a 180 km. Otto di questi percorsi sono circondati da un magnifico panorama ad un’altitudine tra i 1.800 e 2.300 metri, mentre i restanti tra i 900 e i 1.100 metri, attorno ai paesi di Castelrotto, Siusi e Fiè ai piedi dello Sciliar.
L’altitudine dell’Alpe di Siusi offre le condizioni ideali per mettere alla prova muscoli e abilità , e permette di migliorare la resistenza.
La competizione maschile è stata vinta da Hallmann Sebastian, in 1:19.16, che ha preceduto Simone Peyracchia e Mikhail Mamleev; mentre tra le donne l’ha spuntata Siegel Monique, in 1:32.45 su Pircher Petra e Marcolini Emanuela
Definire questa corsa una semplice mezza maratona risulta molto riduttivo per la tipologia di tracciato, per 80% su sterrato, e per come si snoda lungo i 21,0975 km dalla partenza a 1800 metri sino al punto più alto a 2050 metri
É sufficiente osservare i tempi dei vincitori negli ultimi anni per notare, immediatamente, come il vincitore abbia sempre fatto segnare un tempo di circa 15 o 20 minuti superiore ad una classica mezza maratona, e il tempo dei migliori si attesti sempre attorno all’ora e mezza.
Il racconto, km per km – Dopo la partenza si corre per un paio di km su asfalto ma subito si deve affrontare la prima salita a circa 2,5 km dalla partenza: circa 400 metri al 15% o più di pendenza, che possono tagliare le gambe per tutto il resto della gara se non la si affronta con il passo adeguato alle proprie possibilità .
Al 5° km, ove è posizionato il primo punto ristoro, ben rifornito di acqua, bevande isotoniche e frutta, inizia una ripida discesa sempre in sterrato che porta diritti al 7° km e da qui con un percorso su una larga strada sterrata vallonata si arriva a circa al km 10.
In questo punto possiamo dire che inizia la salita che ci porterà al punto più alto della corsa, a quota 2050 metri slm; verso l’11° km un passaggio in single track in ripida salita nel bosco obbliga la maggior parte degli atleti ad affrontare circa 200 metri in camminata, per poi continuare la corsa con una costante salita che ci porta sino al ricco ristoro del 14° km.
Verso il km 15 ci troviamo nel punto più alto della gara e cominciamo una continua corsa sali scendi tra grandi prati, che in inverno diventano piste da sci, passerelle in legno e piccoli guadi che ci portano al 16 km in cui ci attende un nuovo ristoro
Stiamo per affrontare l’ultima parte di gara e se abbiamo ben dosato le forze, possiamo spingere, perché da qui sino alla fine, se non per pochi centinaia di metri, la strada è in gran parte in discesa
Arrivati al 18° km vediamo in lontananza il villaggio dell’arrivo e cominciamo a sentire la voce dello speaker che incita a gran voce i partecipanti, che ad uno ad uno tagliano il traguardo: da lì, sino all’arrivo, una costante discesa …. arrivati!
Ad attendere tutti i partecipanti, nell’incantevole prato di fronte al Sassolungo e al Gruppo del Catinaccio, una bella festa con ristorazione a tanta musica.
E per concludere la giornata le tradizionali premiazioni che hanno visto nella duplice funzione di padrone di casa e ospite d’onore, il vincitore della Coppa del mondo di discesa libera, Peter Fill che con grande disponibilità si è prestato a farsi fotografare con i vincitori delle varie categorie.
Anche nella quinta edizione della Mezza Maratona Alpe di Siusi, si è corsa la staffetta per un progetto di beneficenza: la RUN FOR IOV (IOV=Istituto Oncologico Veneto). I componenenti della squadra, composta da 21 pazienti/ex pazienti oncologiche, personale medico dello IOV, hanno corso 1 km ciascuno e per ogni km, in favore del progetto, sono stati donati 200 euro da parte di sponsor e albergatori locali. Complimenti a tutti!