Il trasporto delle merci su ferrovia si rivela oggi la soluzione più competitiva rispetto al trasporto su gomma, tanto da essere ormai considerato il veicolo prediletto per la logistica. In Francia, le misure previste dalle leggi varate dopo il Grenelle sull’Ambiente nel novembre 2007, mirano ad aumentare del 25% entro il 2010 la percentuale del traffico merci che transita su vettori alternativi alla gomma (attualmente pari al 14%) e a ridurre le emissioni di carbonio del 20% entro il 2020.
Dal 2003, grazie alla deregolamentazione decisa dalle autorità europee, gli operatori ferroviari indipendenti possono operare in territorio francese sotto il controllo della Rete Ferroviaria Francese (RFF), che concede le licenze operative e di sicurezza agli operatori di trasporto e garantisce la formazione della manodopera. Dal 31 marzo 2006 la deregolamentazione interessa il trasporto ferroviario delle merci ed è in via di costituzione una Commissione di Regolamentazione Ferroviaria (CRAF) che provvederà a garantire libertà d’accesso a tutti i vettori ferroviari.
Oltre ai tradizionali operatori nazionali sono attualmente presenti sul mercato francese gestori privati nei settori dei treni speciali, dei prodotti chimici, alimentari (cereali) e carichi voluminosi (cemento, ghiaia e ferro).
Spesso i nuovi operatori sono società controllate da vettori tradizionali, i quali stanno inoltre sviluppando servizi per il trasporto di merci in piccole partite e rappresentano perciò una valida alternativa al trasporto merci con automezzi.
Il trasporto combinato strada-rotaia, o multimodale, è ben sviluppato nel settore dei container. Il trasporto di camion su reti ferroviarie è in espansione, con lo sviluppo di capacità di grosso carico sugli assi più importanti e l’introduzione di materiali rotabili specializzati che utilizzano tecnologie tradizionali o completamente nuove.
Questi sviluppi tecnologici sono affiancati da interventi sulle infrastrutture, quali l’apertura del collegamento ferroviario Perpignan – Lussemburgo, importanti trafori transalpini (quali il nuovo Lötschberg o il traforo ferroviario del Gottardo attualmente in costruzione), in direzione nord-sud, cui seguiranno collegamenti in direzione ovest e sud verso est, Oltre a ciò, vi è da considerare la relazione Lione-Torino, che se potenziata, sarà un nuovo collegamento per la rete europea di trasporti ferroviari e metterà in comunicazione le regioni geografiche comprese fra Barcellona e Budapest.
L’apertura di piattaforme di carico alla rete ferroviaria, attraverso la modernizzazione di nodi e binari di raccordo e la loro gestione da parte di operatori autorizzati anche ad utilizzare linee normali, mira ad attrarre i flussi di traffico merci, in particolare sulle nuove vie di collegamento specializzate fra i porti e le aree circostanti.
Tutto questo garantirà alla ferrovia l’accesso a nuovi mercati e una sempre maggiore affermazione del suo ruolo nel sistema vettoriale internazionale attraverso la catena alpina e i principali assi di traffico, a tutto vantaggio dell’ambiente e della salute delle nostre Alpi.
Foto Roberto Gadotti