Anche gli alpinisti e gli escursionisti invecchiano, ma possono farlo rimanendo attivi e in buona salute e continuando a frequentare la montagna.
Ad alcuni interrogativi sui rischi e sui benefici della frequentazione della montagna per gli over 65 ha cercato di rispondere il convegno tenutosi sabato 1 maggio, nell’ambito del 58simo Trento Filmfestival, organizzato dalla Società Italiana di Medicina di Montagna e dall’Ordine dei Medici di Trento, supportato da Zamberlan e General Topics.
Hanno relazionato il geriatra di Trento Gabriele Noro, il cardiologo di Bormio Giuseppe Occhi, lo pneumologo campano Giuseppe Fiorenzano, il nefrologo Giuliano Brunori, la dermatologa Antonella Bergamo, entrambi trentini, la fisiatra di Bassano del Grappa Cristina Smiderle, il nutrizionista Carlo Pedrolli e il medico dello sport Giulio Sergio Roi.
Si calcola che siano circa 600mila le persone over 65 che praticano attività sportive di tipo diverso sulle Alpi. Nonostante l’attività fisica continuativa sia un bene per mantenere la salute psico – fisica degli individui e serva ad allungare la vita, rimangono da studiare con cura sia le relazioni tra quote elevate e durata della vita sia le precauzioni da adottare affinché l’attività fisica sia di beneficio e non di danno.
Il rene inevitabilmente invecchia e con gli anni si riduce la funzionalità renale, ma un allenamento corretto migliora la performance fisica anche nell’insufficienza renale, a patto che durante l’attività fisica si beva abbondantemente, si reintegrino i sali minerali, lo sforzo sia sempre dosato secondo le possibilità del singolo individuo e si evitino le ore più calde. Il nefrologo Bisogna poi prestare attenzione agli effetti sul rene dei farmaci antinfiammatori, delle terapie croniche per l’ipertensione e delle statine usate per trattare l’ipercolesterolemia.
Gli anziani al di sopra dei 65 anni dovrebbero comunque tenere sotto controllo la pressione arteriosa, soprattutto al di sopra dei tremila metri di quota, come pure è consigliabile un periodico controllo cardiologico ed un test da sforzo per escludere malattie coronariche non sintomatiche. Invecchiano i polmoni, le articolazioni, si riduce la massa muscolare, ma un allenamento idoneo mantiene più a lungo la funzionalità di organi ed apparati.
L’allenamento deve essere continuativo e il carico di lavoro deve essere dosato in base all’obiettivo che si pone l’anziano, semplice benessere o partecipazione a gare. Il medico sportivo attraverso un test da sforzo può stabilire la corretta intensità dell’esercizio.
E’ stato sottolineato inoltre che l’allenamento al movimento migliora anche la performance cognitiva. Il fabbisogno calorico negli anziani diminuisce, ma non ci sono evidenze che dimostrino la necessità di cambiamenti della composizione della dieta e in particolare non sono necessari supplementi proteici.
Nel pomeriggio a cura della Commissione Centrale Medica del Cai si è tenuto il XIV corso di aggiornamento per medici di trekking e spedizioni. Sandro Carpineta ha considerato i rischi cui i soccorritori, medici compresi, possono andare incontro in occasione di soccorsi in montagna, includendo i non indifferenti aspetti psicologici. Nel corso dell’ultimo inverno purtroppo, molti uomini del soccorso sono morti a causa dell’imprudenza delle persone che sono state soccorse ed a causa delle avverse condizioni atmosferiche e delle valanghe. Carlo Ancona, giudice di Trento, ha parlato del medico in montagna e della legge, raccontando aneddoti ed episodi legati al soccorso in montagna, facendo riferimento alle difficoltà nelle quali talvolta si è costretti ad agire o alle scelte che di devono fare trovandosi in situazioni difficili (più vittime o difficoltà a raggiungere il luogo dell’incidente o altre condizioni estreme). Ancona, istruttore di alpinismo, ha raccontato alcuni episodi della sua lunga attività in montagna. Infine Adriano Rinaldi ha parlato della dotazione di farmaci e di strumentario medico da portare in una spedizione ad alta quota o in un trekking di più giorni, ricordando anche le norme igieniche e di prevenzione di numerose malattie e le vaccinazioni necessarie.
A breve sarà disponibile su richiesta alla Commissione Centrale Medica del Cai il DVD dell’intero convegno.