Mercoledì 29 luglio alle 21 al Jardin de l’Ange di Courmayeur Marco Confortola presenta il suo libro “I giorni di ghiaccio”, edizioni Baldini – Castoldi Dalai, e le immagini girate sul K2. Introdotto da Luciano Caveri, l’alpinista di Santa Caterina di Valfurva è ospite di "Montagne di sfide", il ciclo di conferenze dedicato alla montagna e all'alpinismo, promosso dal Comune di Courmayeur e da Grivel.
Confortola è l’unico sopravvissuto alla tragedia che nel 2008 ha visto morire sulla seconda montagna della Terra ben undici alpinisti di varie nazionalità. Era il mese di agosto dello scorso anno quando la notizia dei problemi che Confortola stava vivendo arrivò in diretta agli spettatori della scorsa edizione di “montagna di sfide” durante la conferenza sulla stazione meteorologica Share, che Agostino da Polenza stava tenendo proprio al Jardin de l’Ange di Courmayeur. Confortola chiamò infatti Da Polenza per chiedergli consiglio sulla discesa vista l’ora tarda, la scarsa visibilità e il sentore di un qualche incidente capitato lungo la via di discesa. La decisione di bivaccare a oltre ottomila metri di quota, senza tenda e viveri, benché al limite delle possibilità di sopravvivenza, fu corretta. Confortola il giorno dopo riuscì a scendere, a prestare aiuto a tre sfortunati alpinisti coinvolti nel crollo di un seracco lungo l’ultimo traverso prima della vetta del K2 e, nonostante i gravi congelamenti riportati, a ritornare faticosamente al campo base e alla vita.
Oggi può raccontare la sua avventura, dandone una versione scritta e definitiva, e parlare delle sue sofferenze con un certo distacco e ironia: «Cerco di trovare i vantaggi del non avere più le dita dei piedi – ha detto in una recente conferenza tenutasi a Macugnaga, invitato da Letteraltura – non buco più le calze, non taglio le unghie e non mi puzzano più i piedi». Finalmente ristabilito, ha ripreso l’attività di guida alpina e di alpinista a tempo pieno.