Di fronte alla meraviglia rinnovata di queste 18.000 ruote tutte in silenziosa fila al cospetto del dono più bello delle nostre montagne, le Dolomiti, anche la mente più materialista vacilla, anche il cuore più freddo non può che sciogliersi incurante della fatica e della brama di risultato. Un fiume di biciclette, uno scorrere infinito di ronzii, scatti, sospiri e poche chiacchiere che, nella cornice odierna, fatta di verde, grigio e blu splendenti, ha trasmesso qualcosa di trascendentale, di interiore, quasi mistico. No, non si tratta di religione, ne’ di droghe o overdose da sforzo, semplicemente, come nell’augurio di Michil Costa alla partenza, la possibilità concretizzata di poter vivere alcune ore in modo sostenibile, eco-logico (ricorda il payoff della manifestazione), simbiotico con la natura che qui, terra fortunata!, ha proprio dato il suo meglio.
Anche i ciclisti hanno fatto la loro parte. Dai vincitori, donne e uomini, che sui tre percorsi (Sella Ronda 55 km, medio 106 km, maratona 138 km) hanno fatto segnare tempi impressionanti, da professionisti, ai “middle class bikers” impegnati, come il sottoscritto, a confrontare il proprio risultato con quello dell’anno prima e con quello degli amici del club, ai “peones” (svariate migliaia) che, incuranti di tempi, classifiche, distacchi, hanno puntato dritti alla Maratona, costi quel che costi, fermandosi per le foto di gruppo, a tutti i ristori, o semplicemente per tirare il fiato, con l’unica preoccupazione dei tempi limite da rispettare (decisamente ampi), per non trovarsi bloccati a metà strada. Per tutti, una grande, grandissima festa, un arricchimento esperienziale che fornirà materia di dibattito per molti mesi a casa, fino a quando, verso novembre, non riapriranno le iscrizioni per l’edizione 2011.
Vip e nomi noti sono soliti prendere parte alla Maratona dles Dolomites, ma quest’anno si è notata qualche new entry. La Rai è solita trasmettere in diretta (Rai 3) per intero la corsa, e la preoccupazione degli addetti sarà stata grande quando hanno saputo che l’intero stato maggiore Garimberti, Marano, Comanducci (rispettivamente presidente, vice direttore generale e vice presidente della TV di Stato) sarebbe stato presente, ma non solo per “esserci”, per pedalare davvero! Li ho incontrati a metà Campolongo, immersi in amabili chiacchiere finalmente non di lavoro o di “beghe” di palazzo, ma di obiettivi ciclistici. Durante il sorpasso sono riuscito a carpire qualcosa nell’intercalare rigorosamente romanesco del gruppetto, con Comanducci che apostrofava Garimberti con un “Ao, Paolo, devi fa er medio, nun emporta sa fai fatica, ma armeno l’hai fatto!” Guardate le classifiche per sapere come è andata a finire. In gara anche James Murdoch, figlio di Rupert, boss Sky e già qualcuno ha parlato di possibile alleanza Sky-Rai contro Mediaset, anche se sembra inverosimile.
Molti gli sportivi, alcuni molto forti anche sulle due ruote, come Piller Cottrer, Zorzi e Karen Putzer che hanno brillato nelle rispettive categorie. Un po’ sotto tono Manfred Moellg che, dicono, quest’anno ha pedalato poco. Isolde Kostner, forse preoccupata per le vicende finanziarie che la vedono protagonista, è apparsa in difficoltà nelle salite, mentre, ovviamente, in discesa ha fatto valere il suo DNA con linee perfette e al limite del rischio (ho provato ad inseguirla, ma con scarso successo). E poi ancora il calciatore Ravanelli, Antonio Rossi, Juri Chechi, Christof Innerhofer.
Prossimo appuntamento, edizione del 25°, 10 luglio 2011. Chissà cosa inventerà Michil Costa.
Fotografie: copyrighit Planinschek