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Macugnaga è il primo “alpe” conosciuto nella storia documentata dell’intera catena alpina. Fino al 999 i pascoli della valle di Macugnaga, alla testata della valle Anzasca, erano stati sfruttati dall’arcivescovo di Milano, in qualità di commendatario dell’Abbazia di Brebbia, è infatti di quell’anno l’atto di permuta con il monastero di San Graciniano di Arona. Degli alpi della valle di Macugnaga si troveranno altri documenti ancora nel 1208, quando Ariberto, abate di San Graciniano d’Arona ne investe per vent’anni Enrico di Stresa. Al fine di stabilire l’epoca nella quale i primi Walser dal Vallese passando attraverso il valico del Monte Moro fossero arrivati a fondare la colonia di Macugnaga, gli storici si sono basati su due documenti. Il primo risale all’8 giugno 1250, quando Pietro di Castello, signore della valle di Saas e della valle Anzasca, dona al genero Gotofredo di Biandrate, ogni diritto e giurisdizione sulla valle. Il secondo è datato 1 agosto 1256, nel quale l’abate Corrado del monastero di Arona, investe il nobile Guidotto Visconti degli alpi del monastero in valle Anzasca per la durata di cinque anni.

Ma per determinare la fondazione di Macugnaga come stanziamento permanente è fondamentale la pergamena del 16 agosto 1291 che contiene la prima citazione esplicita “de communi ed hominibus de Macugnaga”, prova inequivocabile che l’insediamento dei Walser è avvenuto prima di quella data. In seguito, numerose investiture del monastero di Arona documentano come ancora nel XIV secolo l’abate avesse mantenuto i suoi diritti signorili sull’intero possedimento monastico ormai divenuto colonico. I Benedettini furono tra i più attivi nell’attirare nelle loro terre i coloni Walser, abili nel trasformare in insediamenti permanenti gli antichi alpeggi. Fu probabilmente l’abate di Arona, tra il XIII e il XIV secolo, che concedette alla comunità di Macugnaga il privilegio della fiera d’agosto che si teneva al Dorf presso la Chiesa Vecchia a partire dal mezzogiorno dell’antivigilia dell’Assunta il 13 di agosto e durava alcuni giorni, fondamentale per l’incremento dei commerci di Macugnaga, oltre all’indiscussa centralità rispetto alle altre valli, collegate  tra di loro attraverso i valichi del Monte Moro, del Weisthor e del Turlo.

Nel 1361 i rappresentanti di Macugnaga parteciparono a Bannio alla definizione dei confini tra le sei degagne che componevano la valle stabilendo così il definitivo distacco dalla giurisdizione monastica unendosi a quella del Comune di Novara nelle mani del potentissimo Vescovo Giovanni Visconti. Il 12 settembre del 1559 gli uomini di Macugnaga e di Saas firmarono una convenzione che regolava la caccia alla marmotta sui due versanti del Monte Rosa. Le relazioni tra Macugnaga e la valle di Saas rimasero strette anche nei secoli della “piccola età glaciale”, quando le falde dei ghiaccia, calate pericolosamente a valle resero disagevole ma non interruppero mai il transito del Monte Moro, da sempre anello di congiunzione tra i coloni di Macugnaga e la madre-patria vallesana.


Ringraziamo AKU Srl, calzaturificio di Montebelluna (TV), per il sostegno al progetto Walser attivo in DiscoveryAlps e vi invitiamo a scoprire Good for Alps e Transalpina GTX.

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