Markus Imhoof è regista di lunga esperienza, premiato nel 1981 a Berlino con l'Orso d'argento per "La barca è piena" e candidato all'oscar per il miglior film straniero, con la stessa pellicola, trent’anni fa. Sabato sera ha chiuso, in una Piazza Grande splendida e gremitissima, il 65° festival del film di Locarno, presentando in prima mondiale "More than honey", un documentario sul mondo delle api.
Il tema è affascinante, le api soffrono per una serie di concause (pesticidi, parassiti, batteri, stress, inquinamento) e la loro scomparsa, come diceva Einstein, porterebbe all'estinzione dell'uomo nel giro di pochi mesi. Dalle api dipende un terzo del nostro approvvigionamento alimentare. Non si tratta quindi solo di miele, ma di ben altro. Imhoof ha girato tutti i continenti per raccontare le api con uno sforzo tecnico che ha dell'incredibile (memorabile la sequenza della fecondazione in volo dell'ape regina, e le riprese macro dentro le arnie), ma soprattutto per raccontare il rapporto tra le api e l'uomo, fornendo uno spaccato antropologico estremamente interessante.
Si va dagli apicoltori nomadi americani che portano le api da un punto all'altro degli States in funzione delle necessità di impollinazione, al coraggioso contadino ai confini con il Messico che sfata il mito delle Api assassine, fino alla comunità cinese che incredibilmente impollina i fiori manualmente sostituendosi, con una certa goffaggine e certo con minore efficacia, alle api medesime.
Tra gli altri spicca la bellissima figura di un anziano apicoltore dell'Oberland Bernese, attento a difendere con pervicacia le api nere, razza autoctona di quel territorio, dalle contaminazioni esterne (ma si capisce, alla lunga, destinato alla sconfitta).
Una riflessione generale alla chiusura di questa edizione: Locarno, festival minore, schiacciato tra Cannes e Venezia per quanto concerne le grandi produzioni, dà il suo meglio proprio quando funziona da palcoscenico per proposte di nicchia di altissimo valore e che non troverebbero spazio altrove. Dove mai "More than honey" avrebbe trovato un pubblico così grande e così affettuoso se non a Locarno? Piazza Grande è proprio grande e generosa, pronta ad applaudire con molto più entusiasmo il cileno Pablo Larrain e lo svizzero Markus Imhoof, che non l’italiano Renato Pozzetto.
Nella foto: la casa delle api del bisnonno di Markus