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La Valle d’Aosta non è solo una regione di montagna famosa per i suoi quattromila, il Monte Bianco, il Cervino, il Rosa e il Gran Paradiso, per supercomprensori sciistici e stazioni alla moda. Al suo interno, perfettamente segnalati, si svolgono itinerari escursionistici di diverso impegno. Oltre alle Alte vie, 1 e 2, abbastanza conosciute e ai tour di Monte Bianco, Rosa e Combins, sono stati disegnati i percorsi di due trekking che percorrono la Valle d’Aosta nei due versanti dai confini orientali fino al capoluogo, l’intervallivo 102 (scarica la cartina) a Sud e l’intervallivo 105 a Nord.

L’intervallivo 102 è un viaggio che si svolge per un tratto nel Parco Regionale del Monte Avic e attraversa le valli del versante meridionale della regione, meno turisticizzate e di più difficile accesso e rimaste quindi più selvagge: pochi sono ancora gli escursionisti che affrontano i più di 50 km del percorso con impegnativi saliscendi. Si “rischia” di stare lontani dalla pazza folla per quattro giorni!

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L’itinerario inizia a Champdepraz (uscita autostrada Verrès), dalla frazione Gettaz des Allemands, così chiamata perché borgata Walser e si addentra in quella che è forse la più bella foresta di faggi della regione, ormai nei confini del Parco del Monte Avic. Superato il Colle di Panaz (possibile una breve digressione al lago omonimo), sconfina nella Valle di Champorcher e rientra nel vallone dello Chalamy dal Col de la Croix. Di qui una breve discesa conduce al Rifugio Barbustel (0166 510001), posto tappa accogliente con ottima cucina.

Dal Barbustel, in un ambiente che ricorda il Canada, tra laghi e foreste di pino uncinato, si arriva al Gran Lac (il più esteso lago naturale della Regione), si supera il Col de Medzove, si scende al lac de Medzove, si risale  il Col d’Etselé e si ridiscende nel vallone di Clavalité, al bivacco Borroz, comodo posto tappa, incustodito ma dotato di gas e luce (necessario portarsi provviste). Il vallone di Clavalité poco frequentato offre splendidi panorami sulla Tersiva a Sud e su Grandes Murailles, Cervino, Monte Rosa, a Nord, man mano che si sale di quota verso il Colle di Lavodilec che immette nel vallone di Saint-Marcel.

Si attraversano splendide praterie alpine per risalire ancora al Colle di Saint Marcel e penetrare nel selvaggio vallone di Grauson. Da qui il sentiero continua contornando da Sud il Monte Emilius, in un paesaggio brullo costellato di laghi, supera il Col des Laures e il Col d’Arbolle che, con i suoi 3185 metri, è la quota massima raggiunta dal trekking. Dall’alpeggio Grauson si può anche scendere su Cogne.

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Dal colle d’Arbolle si scende all’omonimo rifugio (tel. 0165 50011), custodito, ottimo posto tappa ai bordi del lago omonimo. Infine da Arbolle si risale per un breve tratto al Col de Chamolé con  ampi squarci panoramici su Monte Bianco e Grandes Jorasses e i Combin, e si continua sempre in discesa verso Aosta, toccando il lago di Chamolé e la cappella di San Grato, luogo ricordato già dai viaggiatori inglesi dell’Ottocento. 

Il sentiero termina a Pont Suaz, frazione di Charvensod, comune alle porte di Aosta raggiungibile con mezzi pubblici.

Per informazioni dettagliate sul percorso rivolgersi agli uffici turistici:
– Aosta 0165  236627
– La Porta della Vallée 0125 804043
– Monte Rosa 0125 307113
– Guide Alpine  0165.44448 (www.guidealtamontagna.com)

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