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Curiosa e significativa la notizia che presto sarà approntato un database delle lingue regionali e minoritarie cinesi, dopo che è stato rilevato che molti dialetti e lingue minoritarie della Cina sono in netto declino. Ciò accade dal 1956, ovvero da quando il governo comunista ha iniziato la campagna per l'adozione in massa del Mandarino standard -Putonghua-.

L'enorme sviluppo economico degli ultimi anni, con l'insieme dei fenomeni sociali conseguenti, ha fatto il resto. L'ultima indagine ufficiale sui dialetti e sulle lingue di minoranza cinesi risale agli anni '50, un lavoro molto lacunoso e impreciso nella catalogazione, pubblicazione e conservazione di dati, e per di più, privo di documenti sonori.

Ora il governo cinese sembra voler ovviare a questa seria carenza conoscitiva, con un progetto pilota, che è stato varato l'11 ottobre 2008 nella città storica di Suzhou, nella Cina orientale, dove tre squadre di esperti provenienti dall'università di Nanjing e dalle due università di Suzhou stanno raccogliendo e catalogando documenti scritti e sonori, con lo scopo di installare una banca dati multimediale del dialetto locale.

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Il progetto pilota sarà poi implementato in ogni provincia della Cina: saranno raccolti informazioni, documenti sonori, immagini e videoclip, insieme ad altre informazioni supplementari su ciascuna delle lingue regionali e minoritarie locali. Dopo un'ulteriore analisi ed elaborazione dei dati, sarà costituito un database specifico, che sarà utilizzato per la definizione di programmi di politica linguistica e come base per ricerche scientifiche più approfondite.

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