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300 partecipanti all'incontro con l'alpinista Marco Confortola, una chiesa gremita per l'esibizione del flautista Mario Crispi e circa 500 persone, all'alba, per il concerto in quota alla Zamboni. Questi i numeri della tappa di LetterAltura a Macugnaga. Il Festival ha suscitato grande entusiasmo nella comunità walser ai piedi del Monte Rosa, portando una ventata di vitalità e rinnovamento.

Il fine settimana di LetterAltura in Valle Anzasca si è aperto con il dialogo tra Marco Confortola e il giornalista Teresio Valsesia. L'alpinista della Valfurva ha raccontato, passo passo, quanto accadde nel luglio del 2008 sulla cima del K2, quando 11 persone persero la vita e Confortola fu uno dei pochi superstiti. Un'avventura a lieto fine per il forte salitore italiano, che ha rappresentato – questo è quanto esce dal suo racconto – un nuovo punto di partenza nella sua vita, a livello umano, sportivo e professionale.

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La sera il festival ha visto i suoni del flautista Mario Crispi animare una gremita Chiesa Vecchia del Dorf, il primo nucleo abitativo di Macugnaga. Il musicista-ricercatore ha proposto nove assoli suonati utilizzando strumenti a fiato provenienti da ogni parte del mondo. Il concerto è stato amplificato anche al di fuori della chiesa, diffondendo melodie e suoni nelle vie del nucleo walser.

La domenica mattina, all'alba, le emozioni hanno raggiunto l'apice. Circa 500 persone sono salite ai piedi della est del Rosa, al rifugio Zappa Zamboni (Alpe Pedriola), per ammirare lo spettacolo che la natura, da queste parti, è capace di regalare ogni giorno. I primi raggi del sole hanno infiammato di colori il paesaggio himalayano del Monte Rosa, incantando i camminatori che hanno scelto di seguire il sentiero proposto da LetterAltura. Poco dopo ha preso il via "Note sul Rosa", concerto dell'Orchestra Giovanile di Fiati del Verbano Cusio Ossola: bravissimi.
Pensieri e gioia, riflessioni e stati dell'animo hanno rapito ognuno dei presenti, avvicinandoli alla natura e facendoli sentire parte di un mondo che vive, in cui le persone sono in grado di regalare emozioni e momenti di crescita individuale e colletiva. A questo serve la cultura; per questo esistono manifestazioni come LetterAltura.

Scesi dalla Zamboni, a partire dalle ore 10.00, dal Belvedere di Macugnaga 110 partecipanti hanno proseguito il cammino in compagnia di Teresio Valsesia, che li ha guidati alla scoperta dell’oasi faunistica del Monte Rosa.

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La comunità walser di Macugnaga, fatta di persone semplici e laboriose, ha così incontrato il Festival dedicato alla Letteratura di Montagna, viaggio e avventura: ne è nata una cordata, che ha salito – e salirà nuovamente – una delle infinite vie che portano sulle pendici del Monte Rosa.

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