Verbania si è risvegliata quest'oggi in modo inusuale. La colazione organizzata da LetterAltura, in compagnia di Paolo Cossi e Fabio Palma, ha scosso la mitezza – sociale – della ridente località del Lago Maggiore. Certo i più attendevano Mauro Corona, l'uomo selvatico dei boschi di Erto, ma la delusione iniziale, dovuta all’assenza, è stata ben presto superata, soprattutto grazie alla vivace e serena apertura di Paolo Cossi, che di Corona è fumettista e disegnatore.
“Ho conosciuto Mauro Corona alcuni anni fa” racconta Paolo Cossi “quando si vociferava che nei boschi intorno a Erto andava aggirandosi un uomo grande e barbuto, alto forse oltre due metri; una sorta di uomo selvatico. Non appena lo vidi capii subito che Corona sarebbe diventato il personaggio di un mio fumetto”.
Dall’incontro visivo con lo scrittore, alpinista e scultore di Erto, si può dire nasca il fumettista Paolo Cossi. L’artista, per oltre un anno, disegnerà Mauro Corona. Al termine di un duro periodo di lavoro, costellato da divertenti episodi, tra cui bevute, danze e viaggi a bordo di una vecchia cinquecento, che vedono come protagonisti Paolo Cossi e Mauro Corona, un editore deciderà di pubblicare il primo libro di Cossi.
La colazione con gli autori guidata da Lorenzo Scandroglio è proseguita con l'intervento di Fabio Palma, scrittore, arrampicatore e ingegnere nucleare. Una figura eclettica che ha saputo trasmettere al pubblico presente un grande amore per la scrittura e per la lettura. “Sono una persona tenace e ho più talento per la scrittura che per l’arrampicata" ha detto Palma. "Scrivo e leggo molto, specie la notte e la mattina presto quando la prima luce del giorno entra dal lucernario che, appositamente, continuo a lasciare libero da tende”.
Fabio Palma ha scritto sin da bambino e poi ad un tratto “dopo l’insufficienza raccolta nel tema di maturità” – così ha raccontato Palma al pubblico di Verbania – ha deciso di semettere, scoprendo il mondo delle salite verticali. La nuova passione per l’arrampicata ha ben presto risvegliato anche lo scrittore che è in lui.
L’evento di apertura di questa seconda giornata di festival conferma la piacevole sensazione emersa già nel corso degli appuntamenti di ieri: LetterAltura, e quindi la letteratura, di montagna, viaggio, avventura, riesce a regalare momenti di libertà, attimi di respiro. Stati dell’animo che si percepiscono nell'atmosfera del festival, che si leggono negli occhi delle persone intente ad ascoltare i racconti degli autori.