L’Esprit de la montagne, la rassegna di alpinismo promossa da Grivel – Mont Blanc e dalla Biblioteca comunale di Courmayeur, presenta un momento di “montagna solidale” con il film di Carlo Alberto Pinelli: «Un uomo, un bambino, una montagna».
Giovedì 17 agosto alle 21,30, al “Jardin de l’Ange” di Courmayeur, Fausto De Stefani in persona presenta il film, la storia di un orfano tibetano che studia alla “Rarahil Memorial School” di Kirtipur in Nepal. La scuola è stata realizzata grazie alla fondazione “Senza frontiere” Onlus, che ha tra i suoi fondatori e animatori proprio il noto himalaysta.
Fausto De Stefani, scalatore, fotografo e naturalista, è nato vicino a Mantova nel 1952. Ha cominciato ad arrampicare ancora giovanissimo e negli anni Settanta ha scalato montagne in Africa, nelle Americhe e in Asia. È tra i pochi al mondo ad aver completato la salita di tutti gli “ottomila” senza ossigeno. Ha cominciato la collezione nel 1983 con lo spigolo nord del K2 e l’ha finita nel 1998 con il Kanchenjunga. È conosciuto non solo per lo stile tecnico delle sue salite, molto essenziale, quasi sempre in puro stile alpino, ma anche per il suo impegno verso l’ambiente e il sociale. Nel 1988 è tra i fondatori di “Mountain Wilderness”, di cui è oggi presidente, dopo essere stato garante internazionale dal 1993. Nel 1990 ha partecipato alla spedizione “Free K2”, il cui obiettivo era pulire la seconda montagna del mondo per altezza non solo dal pattume, ma anche da corde fisse, chiodi e scale metalliche, per restituirla vergine alle future generazioni di alpinisti. Impegnato in progetti umanitari dal 2000, ha lavorato con tutte le sue energie per la raccolta di fondi per la costruzione di una scuola in Nepal e per dare a bambini poveri o orfani una reale opportunità per frequentarla.
La “Rarahil Memorial school” è stata inaugurata nel 2003. Attraverso il programma di adozioni a distanza, oggi 57 bambini tra i 4 e i 14 anni possono frequentare la scuola e di questi, 29 risiedono nel convitto.
Il film è la storia dell’incontro tra Fausto De Stefani, in viaggio verso il Tibet, e un piccolo orfano tibetano, allievo della scuola di Kirtipur. L’alpinista, in visita alla scuola da lui fondata, è colpito dal bambino che disegna in modo ossessivo una montagna sacra del Tibet, il Kailash, meta del suo viaggio e decide di portarlo con sé.
Il percorso diventa un’avventura, talvolta difficile, ma anche una magica iniziazione di un bambino alla vita adulta, in uno degli scenari più grandiosi del mondo. Lungo il tragitto incontrano molta gente: pellegrini e asceti hindu, nomadi e pastori, monaci e lama e tutta la variopinta umanità che ogni anno, a giugno, compie il giro intorno al Kailash, a piedi, sulle ginocchia o prostrandosi di continuo, attraversando passi situati anche a 5000 metri di quota. E durante il viaggio nasce e si consolida l’amicizia tra Fausto e il bambino; a dispetto di profonde differenze culturali e di esperienze vissute, essi si scoprono legati dalla forza di un sogno.
Scheda di presentazione del film
(fonte: Grivel Mont – Blanc)
Oriana Pecchio
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