In Valle Stura, a Pontebernardo frazione di Pietraporzio, esiste un interessante ecomuseo: è l'ecomuseo della pastorizia. Aperto al pubblico nel giugno 2000, il progetto trova la sua spinta nell'azione di recupero e rilancio della pecora sambucana. Questa razza è allevata quasi esclusivamente in provincia di Cuneo ed in particolare nei Comuni della Valle Stura di Demonte, con una consistenza numerica di circa 4500 capi distribuiti in una sessantina di allevamenti.
Il progetto si è indirizzato su due assi principali: da una parte il discorso volto al recupero effettivo della razza sambucana e dall'altra la riscoperta di tutta una cultura e tradizione legata al mondo pastorale della valle Stura ed alle sue propaggini nella Crau francese dove per decenni i pastori della valle hanno prestato la loro manodopera.
La sede dell'ecomuseo è quella sita in un edificio che sorge al centro del paese e che è stato predisposto per ospitare gruppi di visitatori, mostre temporanee ed attività didattiche. Al piano terra è stato creato un piccolo caseificio che consente alle famiglie di pastori residenti nella zona di preparare il formaggio di pecora.
Un secondo edificio, posto aldilà della piazzetta, ospita al piano terra il Centro Arieti che i pastori possono affittare a seconda delle loro esigenze, e al piano superiore il museo permanente sulla pastorizia; attraverso un percorso articolato, il museo ha l’obiettivo di aprire una finestra sull'allevamento ovino e sulla pastorizia. Qui è pure ospitato il punto vendita modernamente allestito, presso il quale si possono acquistare i manufatti in lana di pecora sambucana.
“Na draio per vioure” è la scritta in occitano che campeggia all’ingresso del Museo: il sentiero delle pecore per vivere.