È stato un giorno speciale per la piccola località dell’alta Valle Camonica, Corteno Golgi, paese che ha dato i natali a Camillo Bartolomeo Golgi (1843-1926), il primo italiano ad essere insignito, nel 1906, del premio Nobel per la medicina. Venerdì 2 Ottobre il Borgo di Corteno ha avuto l’onore di ricevere una rappresentanza del prestigioso Cajal Club – al quale partecipano scienziati di fama mondiale nel campo delle neuroscienze – che ha voluto visitare il Museo Golgi, e rendere così omaggio ad uno dei principali padri della moderna neuroanatomia e neuroistologia.
Gli scienziati hanno potuto così vedere la ricostruzione dell’ambulatorio medico del padre di Golgi, Alessandro, medico condotto nel piccolo borgo montano dal 1838 al 1858. Inoltre, hanno potuto osservare la ricostruzione del laboratorio istologico nel quale Golgi si rese protagonista della sua più grande scoperta (la Reazione Nera o metodo di colorazione del Golgi) che lo portò poi ad ottenere il prestigioso riconoscimento di Stoccolma. Proprio questa tecnica di colorazione cromo argentica, che utilizza la combinazione del bicromato di potassio e del nitrato d’argento e permette di rendere evidente il neurone e i suoi prolungamenti, è stata riprodotta per l’occasione dal Dottor Gustavo Merico, ricercatore della Valle Camonica che con pazienza e bravura ha duplicato in toto questa particolare tecnica di colorazione delle cellule nervose.
Il Dottor Merico (vedi fotografia) è uno dei migliori esperti della tecnica microscopica dell’Ottocento. Grazie a questo ricercatore, gli scienziati hanno potuto osservare tramite il microscopio appartenuto a Golgi la colorazione delle cellule nervose illuminate dalla fievole luce di una candela. Tale dimostrazione ha entusiasmato gli illustri ospiti che hanno potuto apprezzare in questo modo la tecnica creata da Golgi nel lontanissimo 1873. Le fibre si potevano vedere anche ad una distanza considerevole dal loro punto d'origine, cosicché la nuova colorazione permise una descrizione topografica dei vari gruppi di cellule nervose e favorì l'inizio di una moderna neuroanatomia e neuroistologia. Proprio il Nostro la descrisse così al suo amico Nicolò Manfredi: "Sono felice d'aver trovato una nuova reazione per dimostrare anche agli orbi le strutture dello stroma interstiziale della corteccia cerebrale".
L’amministrazione Comunale di Corteno, nella veste del Vice Sindaco Giacomo Salvadori ha accolto con gioia e orgoglio gli illustri ospiti e ha ringraziato il direttore scientifico del Museo Golgi il Prof Paolo Mazzarello per aver portato delle personalità di primo livello a Corteno creando una rete immaginaria tra i principali luoghi Golgiani: Corteno, Abbiategrasso e Pavia. L’importanza di Golgi è evidenziata anche dal congresso internazionale intitolato "Camillo Golgi e Modern Neuroscience" tenutesi a Pavia nei giorni scorsi.
Il convegno è stata un’occasione per ricordare le grandi scoperte di Golgi e Cajal (istologo spagnolo che fu il paladino della teoria del neurone), per assegnare il premio Wendell Krieg a Rita Levi-Montalcini per i risultati ottenuti in una vita dedicata alle neuroscienze, e esplorare le frontiere della ricerca nel campo neuroscientifico.
Proprio il nuovo legame nato tra il Museo Golgi e il Club Cajal darà l’occasione per creare un ponte internazionale tra il Museo Golgi e il Museo di Petilla de Aragón (Paese natale di Santiago Ramón y Cajal). Entrambi le strutture nate per celebrare per le figure di questi grandi neuroscienziati potranno in questo modo riunirsi dopo più di 100 dall’assegnazione del Nobel unendo i due personaggi del mondo medico. Golgi e Cajal possono essere definiti gemelli siamesi poiché la sorte li ha legati in modo assoluto e indivisibile facendogli vincere a pari merito e per scoperte collegabili il premio Nobel per la medicina nel 1906.