L'Italia si conferma all'altezza delle aspettative nello slalom di Levi con le ottime prestazioni di Manfred Moelgg e Patrick Thaler, ai piedi del podio col quarto e quinto posto.
Il finanziere di San Vigilio di Marebbe, secondo nel gigante di Soelden di due settimane fa, conferma di essere tornato al vertice pure fra i pali stretti. "E' stata una gran giornata – spiega Manni -, anche se mi è rimasto un po' di rammarico per il podio sfumato per soli 12 centesimi. Ho sbagliato qualcosina nella seconda manche, ma alla fine era vitale fare risultato per risalire la corrente anche in questa specialità. A mente fredda considero questo quarto posto ancor più importante rispetto al secondo ottenuto a Soelden, alla vigilia avrei firmato per una posizione del genere. Credo di avere costruito la mia gara nella prima manche, non ho mai sciato cosi bene da quattro anni a questa parte. Adesso mi trovo in seconda posizione nella classifica generale, è una bella soddisfazione e finchè dura me la godo. Ma ciò che più conta è essere tornato protagonista in due specialità".
Patrick Thaler finisce nelle prime cinque posizioni di uno slalom a distanza di quasi quattro anni dal podio di Kitzbuehel. "Gara perfetta, ho sciato bene senza commettere gravi errori in entrambe le manche, facendo passare sempre lo sci vicino al palo. Negli ultimi allenamenti di Zinal le cose non andavano come volevo, invece la gara è stata tutta un'altra cosa. A Levi ho sempre fatto fatica, non ero mai entrato nei venti, è stato importante cominciare bene. Adesso non vedo l'ora di tornare a casa e coccolare mio figlio Leon, mi manca tantissimo".
Giuliano Razzoli ha recuperato sedici posizioni nella seconda manche, concludendo tredicesimo dopo una mattinata opaca. "Mi è mancata continuità d'azione nella prima manche, al pomeriggio le cose sono migliorate ma è logico aspettarsi qualcosa di meglio. Abbiamo un mese da qui al prossimo appuntamento di Val d'Isère per consolidare la condizione".