Una posizione comune sui cambiamenti climatici e la green economy al centro dell’attenzione della XIII Conferenza delle Alpi, svoltasi a Torino il 21 novembre.
I ministri dell’ambiente e gli alti rappresentanti dei paesi alpini aderenti alla Convenzione delle Alpi, (Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Monaco, Slovenia e Svizzera), nonché diversi rappresentanti di altre nazioni (Repubblica Ceca, Bolivia, Cile e Perù) e di organizzazioni sovranazionali, intervenuti come osservatori, hanno partecipato alla XIII conferenza delle Alpi venerdì 21 novembre al Museo nazionale della Montagna di Torino. Durante la conferenza, presieduta da Barbara Degani, sottosegretaria del Ministero italiano dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sono state dibattute importanti questioni inerenti lo sviluppo delle Alpi e la protezione dell’ambiente alpino.
Sotto la presidenza italiana, giunta alla scadenza proprio con la XIII conferenza, sono state elaborate le “Linee guida per l’adattamento ai cambiamenti climatici a livello locale nelle Alpi”, in cui si sottolinea l’idea di “Alpi rinnovabili”. Una posizione comune sui cambiamenti climatici è stata adottata dalla Convenzione delle Alpi insieme con la Convenzione dei Carpazi e il documento relativo sarà presentato alla Conferenza mondiale sul clima che si terrà a Lima, in Perù, a dicembre.
Il nuovo “Rapporto sullo stato delle Alpi” evidenzia la crescita della popolazione, soprattutto per fenomeni migratori, nelle aree montane maggiormente accessibili, a distanza tale da permettere il pendolarismo dai maggiori centri urbani alpini, mentre nelle aree remote si osserva tuttora diminuzione della popolazione. La presenza di “nuovi residenti”, secondo il rapporto, può aiutare a rivitalizzare l’economia locale, le tradizioni e la cultura e a promuovere le produzioni del posto.
Nell’estate del 2015 diverrà realtà la strategia macroregionale per le Alpi (Eusalp), ancora in fase di elaborazione. La Convenzione delle Alpi è “osservatore” del processo e la XIII Conferenza delle Alpi ha ribadito il parere che la Convenzione debba adoperarsi per la messa in atto della Strategia macroregionale e ha espresso la propria disponibilità a svolgere un ruolo chiave nell’ambito dell’uso sostenibile dell’energia e delle risorse naturali. La Conferenza ha anche sottolineato la necessità di bilanciare la tutela del territorio con lo sviluppo economico e ha ribadito l’esigenza che sia le aree montane sia quelle circostanti possano ottenere benefici reciproci dalla strategia.
La Conferenza delle Alpi sarà presente a Expo 2015, con una “settimana della montagna”, dal 4 all’11 giugno, per promuovere le montagne e i loro prodotti.
La presidenza della Convenzione delle Alpi per il biennio 2015 – 2016 passa alla Germania che ha presentato il proprio programma. I temi della “green economy” (economia verde o sostenibile), della biodiversità, del turismo sostenibile, dei trasporti e della mobilità e la “strategia macroregionale” ne sono i punti salienti.
«La Conferenza delle Alpi ha messo in luce la necessità di cooperare a tutti i livelli al fine di affrontare diverse sfide nella regione alpina, quali quelle rappresentate dai cambiamenti climatici, dai mutamenti demografici e dalla necessità di utilizzare al meglio il potenziale delle Alpi, ad esempio in tema di economia verde e di turismo sostenibile», ha affermato il segretario generale della Convenzione delle Alpi Markus Reiterer, dichiarandosi convinto che la fruttuosa cooperazione registrata sotto la presidenza italiana continuerà sotto quella tedesca.