Nel 2004 il sindaco di Ostana Giacomo Lombardo, piccolo Comune occitano in Val Po ai piedi del Monviso, ebbe l’idea di coinvolgere i Comuni dei territori di minoranza linguistica storica occitana, franco-provenzale e walser della Regione Piemonte per la presentazione di una proposta di legge che regolamentasse l'esposizione delle bandiere ( Italiana, Europea, Regionale e della Minoranza Linguistica) sui Municipi. Da allora ben 62 Comuni hanno aderito all'iniziativa, così il prossimo 19 giugno alle ore 12.00, a Torino presso la Sala Viglione, in Via Alfieri 15 , la Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, la Giunta Regionale e il Presidente del Consiglio Regionale Davide Gariglio, riceveranno ufficialmente dalle mani dei Sindaci, accompagnati da una delegazione di enti istituzionali quali la Provincia di Torino, la Delegazione Regionale dell'Uncem, le Comunità Montane e alcune associazioni del territorio che hanno collaborato, come la Chambra d'òc, Cesdomeo, Espaci Occitan, Effepi, la proposta di Legge.
Composta di un solo articolo, preso ad esempio dalla Legge adottata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, così recita: "Sugli edifici pubblici dei Comuni in cui sono insediate popolazioni appartenenti ai diversi gruppi linguistici della Regione Piemonte, così come individuati dalla legge 15 dicembre 1999, n. 482 e tutelati dallo Statuto della Regione stessa come espresso all'articolo 7 comma 4, può essere esposta, accanto alle bandiere italiana, europea e regionale, anche quella della comunità di riferimento".
La cerimonia che sarà accompagnata dall’esecuzione degli inni delle tre minoranze, sarà un'occasione per sensibilizzare in modo più approfondito i Consiglieri della Regione Piemonte sul tema della tutela e promozione delle minoranze linguistiche storiche regionali. Un tema che diventerà sempre più importante in un mondo che va inesorabilmente globalizzandosi e che ha bisogno di questi territori che per cultura e bellezza si sanno distinguere.