Córteno Golgi, Alta Val Camonica – Nemmeno lo straccio di una corsa dei mezzi pubblici la domenica. Coincidenze inesistenti con i treni della stessa società . Tettoie mancanti e assenza di decoro pubblico alle fermate. Vetuste ed enormi corriere arrancanti lungo strade larghe quattro metri invece di agili bus-navetta.
Sono le ormai ataviche lamentele dell’utenza dell’autotrasporto pubblico sulla nostra Montagna, che puntualmente si riaffacciano all’inizio dell’estate, quando ai soliti passeggeri locali, di bocca buona e abituati ai disservizi, si aggiungono i primi gruppi di vacanzieri.
Se ne fa portavoce la sessantenne signora Piera, non patentata, obbligata a servirsi del mezzo pubblico tra Édolo e San Pietro di Córteno da quando, qualche anno fa, è rimasta vedova. La donna non si limita a una protesta generica, ma da un po’ di tempo ha assunto l’iniziativa, investendo direttamente del problema i sindaci di Aprica, Córteno e Édolo. Da tutti, dice, ha avuto più o meno generiche assicurazioni d’interessamento al problema, ma per ora nulla di concreto.
Sono anni ormai – confermano in un ufficio turistico locale – che la corsa domenicale Édolo-Aprica della FNMA (Ferrovie Nord Milano) è stata abolita, si dice, per scarsità di utenti. Da gennaio 2005, ad aggravare la situazione, anche la società Perego di Tirano (SO) ha pensato bene di imitarla, adottando la stessa linea, ovvero la totale cancellazione domenicale.
Eppure, a sentire la signora Piera e altri, non poche sono le persone e le comitive che utilizzerebbero il servizio Édolo-Aprica o Tirano-Aprica e viceversa, se questo fosse disponibile più di frequente e anche la domenica, come continua a esserci per altre località montane vicine. Di recente, ad esempio, un gruppo di ragazzi con gli zaini in spalla avrebbe cambiato destinazione proprio a causa delle insormontabili difficoltà a raggiungere l’alta Val di Córteno e Aprica con i mezzi pubblici.
Ma altri problemi affliggono il servizio di autotrasporto pubblico tra le valli Camonica e Tellina. Il primo è la mancanza di coincidenze a Édolo, poco comprensibile anche per il fatto che la linea ferroviaria per e da Brescia è gestita dalla stessa FNMA.
Un’altra difficoltà è rappresentata dalle fermate, situate in punti non sempre ben indicati e, soprattutto, sprovvisti di tettoie (come avviene invece in molti luoghi civili) sotto cui passare l’attesa. Intorno alle fermate, al contrario, non di rado sporcizia e incuria regnano sovrane. Un po’ la stessa cosa dei punti di raccolta dei rifiuti, individuati alla bell’e meglio lungo le strade (o più spesso – irregolarmente – su aree private), senza realizzazione di apposite piazzole e loro cura costante.
Se è pur vero che gli operatori economici, i professionisti e i lavoratori della zona sanno, ormai da decenni, che non è possibile fare affidamento su un servizio pubblico inadeguato, lento e rado e si sono ovviamente attrezzati con mezzi proprî, nondimeno un decente autotrasporto pubblico, adeguato ai tempi e all’economia turistica locale, dovrebbe, con il supporto degli enti pubblici, essere ugualmente assicurato.
Antonio Stefanini