Mondiali di sci 2029: la Val Gardena si candida per un evento sostenibile. Il consiglio della FISI sceglierà tra la Val Gardena e il secondo candidato Sestriere il 9 settembre. Il vincitore di questa elezione preliminare nazionale potrà presentare la sua candidatura ufficiale alla Federazione Internazionale Sci FIS.
Gustavo Thöni in occasione dei Mondiali 1970 in Val Gardena, (credits: Saslong Classic Club)
Sulla leggendaria Saslong e sulla Pista 3 della Ciampinoi si potrebbero tenere i Campionati del Mondo di sci alpino per la seconda volta dopo il 1970.
Tra 7 anni e mezzo la Val Gardena vorrebbe organizzare gare sostenibili utilizzando prevalentemente piste e infrastrutture esistenti. Un dossier è stato recentemente consegnato alla Federazione Italiana Sport Invernali (FISI), il cui consiglio sceglierà tra la Val Gardena e il secondo candidato Sestriere il 9 settembre. In seguito, il vincitore di questa elezione preliminare nazionale potrà presentare la sua candidatura ufficiale alla Federazione Internazionale Sci FIS.
Lo sci alpino ha una lunga tradizione in Val Gardena.
Gli inizi risalgono ai primi anni del XX secolo, quando i primi turisti appassionati di sci arrivarono nella valle dolomitica. Dagli anni ’60 la Val Gardena è anche un punto fisso nel calendario della Coppa del mondo di sci alpino. Anno dopo anno, la Saslong ospita le leggendarie gare nelle discipline veloci, che nel dicembre 2021 si svolgeranno per la 54esima volta e possono così essere annoverate tra gli eventi più rinomati nel mondo dello sci. In oltre 50 anni di storia, i Mondiali nel 1970 sono stati l’apice assoluto, una pietra miliare per la Val Gardena, per l’Alto Adige e per gli sport invernali italiani.
Molto è cambiato da allora, ma la passione e l’entusiasmo per le massime prestazioni, che il comitato organizzativo gardenese del Saslong Classic Club ha ancorato saldamente nella sua mission “Passion and Performance”, sono rimasti identici dopo oltre cinque decenni. Ed è per questo che il comitato organizzativo è molto desideroso di ospitare un grande evento sulla leggendaria Saslong per la seconda volta dopo il 1970.
Dominik Paris in azione sulla pista Saslong nella discesa libera di Coppa del Mondo nel dicembre del 2020 – (credits: Saslong Classic Club).
La visione di un Mondiale di sci alpino in Val Gardena è sostenuta da molte persone e istituzioni.
I vertici politici della Provincia Autonoma di Bolzano e dei tre comuni della Val Gardena supportano il progetto coraggioso con molta convinzione. L’intenzione è spalleggiata anche dal settore turistico della Val Gardena. “Ancora più importante è però il sostegno della maggior parte della popolazione in Val Gardena e del territorio. La popolazione è entusiasta dell’idea dei Campionati del Mondo di Sci Alpino 2029 e vuole partecipare attivamente ad uno straordinario festival sportivo internazionale”, dichiara Senoner, Presidente del Saslong Classic Club.
Il presidente del comitato organizzatore Rainer Senoner (credits: Saslong Classic Club).
Gare iridate all’insegna della sostenibilità
Le gare per il titolo mondiale dovranno essere sostenibili, per questo motivo le gare si svolgeranno su piste già esistenti e saranno utilizzate prevalentemente le infrastrutture esistenti. “Questi dovranno essere Campionati del Mondo che danno agli atleti eccezionali della Val Gardena l’opportunità di vivere un Mondiale in casa. Un evento sportivo innovativo che dà nuovi impulsi e incoraggia i giovani a praticare lo sci. E, ultimo ma non meno importante, un grande evento che crea nuovi posti di lavoro e stimola i cicli economici locali”, dice Senoner, che insieme al suo team, ai decisori politici e alla popolazione della Val Gardena, attende con ansia la decisione della Federazione Italiana Sport Invernali giovedì 9 settembre.