Manca pochissimo alla prova di domenica 12 settembre a Moena (TN) e la segreteria di Val di Fassa Sport Events è con le macchine a tutta. Ieri sera ha inserito il concorrente numero 1700, ci sono ancora 100 posti disponibili e nel frattempo il cielo si è rasserenato, confermando un weekend di gara bello e soleggiato. La pioggia di questi giorni ha assestato il terreno, niente polvere dunque, e fondo pronto a garantire il grip migliore, mentre gli operai dei comuni interessati di Moena, Soraga, Vigo e Pozza di Fassa oggi sistemeranno gli ultimi punti, verificando che la pioggia non abbia rovinato i passaggi più impegnativi.
Insomma, la salita dell’Alpe di Lusia è pronta per l’assalto dei bikers, e da quest’anno sarà ancora più …lunga. Per questa edizione tricolore, infatti, dopo il via dalla piazza centrale di Moena e alcuni metri dentro il centro storico, ci si lancia subito su sterrato, evitando l’asfalto della statale che porta al Passo San Pellegrino. Duplice il vantaggio, niente asfalto per i bikers e possibilità per appassionati ed accompagnatori di salire agevolmente sul punto più spettacolare della gara con i veloci impianti di risalita del Lusia, con cui ridiscendere successivamente e raggiungere tutti gli altri punti più belli del tracciato tramite la viabilità ordinaria, su cui non interferisce minimamente la gara.
Da sempre la salita del Lusia è quella che più piace e allo stesso tempo preoccupa gli atleti. In tutto misura poco più di 8 chilometri da Moena, che però vengono affrontati con i muscoli freddi. Occorre ingranare subito i rapporti lunghi sullo sterrato della “ski weg”, e dopo circa un chilometro la gara si innesta sulla strada sempre in off road del Lusia. La pendenza media è del 14,5%, con tratti che rasentano il 31%, punti dove chi ha gambe e fiato può senza dubbio fare la differenza. E sul Lusia, a quota 2.206 metri del GPM, ci sarà come al solito il grande pubblico, anche perché gli organizzatori hanno in serbo delle novità che saranno sicuramente apprezzate nell’attesa dell’arrivo dei concorrenti.
Il percorso marathon conta 64,2 km con un dislivello di 2.760 metri, di cui oltre 1.000 consumati solo con la salita del Lusia, ma ovviamente la gara non finisce nei primi 8 chilometri. Il poco o quasi inesistente asfalto, se non per qualche tratto sulla pista ciclabile o un frammento nell’ultima discesa, fa della Val di Fassa Bike una corsa decisamente da biker “vero”.
Sono oltre 1000 i concorrenti che hanno scelto il percorso marathon, e per domenica si sono già prenotati tutti i migliori del panorama nazionale di mtb, con pure qualche corridore delle ruote lisce.
Il pettorale numero uno spetta di diritto a Mirko Celestino, campione in carica e ben deciso a riconfermarsi tale, dopo essersi messo al collo l’argento mondiale ed europeo. A dargli sicuro filo da torcere ci saranno tutti i migliori team. C’è lo squadrone Full Dynamix con Felderer, Cattaneo, Debertolis e Longo, c’è poi la Silmax Cannondale con Pallhuber, Schweiggl e Milan, la Olympia che punta tutto su Marzio Deho, la squadra della Scott con Daniele Mensi e un Ramon Bianchi in ottima forma, poi la TX Active Bianchi con Christian Cominelli, la Carraro con Martino Fruet, reduce come Longo dalla trasferta mondiale, la Corratec con Casagrande, Pettinà e Silvestri, la Merida con Corti, la Promo Bike con Pirazzoli e la Surfing Shop con Zoli e Tiberi, ma è solo un breve elenco dei top riders pronti a sfidarsi per il tricolore.
Tra le donne è fresca di oggi la conferma della presenza di Eva Lechner. Dopo un primo sì seguito da un no, ora l’altoatesina del team Arreghini-Colnago ha deciso di difendere la maglia tricolore vinta lo scorso anno in Veneto. Ci saranno anche Elena Giacomuzzi, trionfatrice nelle due ultime edizioni della Val di Fassa Bike, Anna Ferrari, Michela Benzoni, Evelyn Staffler e Sandra Klomp.
Non va inoltre dimenticato che il tricolore marathon viene assegnato anche alle categorie master, e i pronostici sono senza dubbio molto aperti.
La variante Classic di 49 km e 2.106 metri è una gara altrettanto impegnativa, che pure propone la scalata al Lusia, e alla quale possono partecipare anche gli stranieri. Eddy Rendon Rios è già pronto a balzare sul podio con John Jairo Salazar Botero a ruota. Gli junior, non potendo per regolamento prendere parte alla gara marathon, saranno in griglia per la Classic, con Andrea Righettini deciso a ben figurare.
La gara “Short” con 33 km e 957 metri di dislivello è la terza possibilità per essere in gara alla Val di Fassa Bike 2010.
Domenica si assegneranno anche le maglie ai vincitori del circuito Trentino MTB 2010, una sfida in più per i leaders Andrea Righettini (junior), Dario Steinacher (open), Andrea Zamboni (Elite Sport), Carmine Del Riccio (M1), Jarno Varesco (M2), Michele Bazzanella (M3), Rolando Inama (M4), Joseph Koehl (M5), Silvano Janes (M6) e Lorena Zocca (femminile).
Dopo le cinque gare già disputate in Val di Non, in Valle di Daone, a Lavarone, a Sega di Ala e in Val di Fiemme, ora i bikers del circuito trentino affrontano il Lusia. Al comando delle graduatorie assolute maschile e femminile ci sono Silvano Janes, che punta a bissare il trionfo del 2009, e la veronese de L’Arcobaleno Carraro Team Lorena Zocca, la quale lo scorso anno fu seconda dietro ad Antonella Incristi. Per i due bikers non sarà comunque facile salire sul gradino più alto del podio, vista l’agguerrita concorrenza degli inseguitori, e vista anche la “ricchezza” del circuito, che vanta un montepremi complessivo di ben 20.000 Euro.
La gara trentina è anche prova del “Prestigio” e di Garda Challenge.
Il via alla Val di Fassa Bike 2010 sarà dato alle ore 9.00 con i concorrenti del campionato italiano, seguiti alle 10.15 dal Classic e alle 11.00 dagli iscritti alla Short. Sabato alle 14.30 in gara anche i più giovani con la Bike Boys di Soraga.
Confermata la sintesi di 30’ su Rai Sport1 venerdì 17 alle 16.30