"Grande alpinista in proprio, Motti ha vivissimi e inquieti interessi culturali, che gli permettono di collocare l'alpinismo entro la storia e la civiltà dei diversi paesi, mettendolo in relazione con lo sviluppo delle idee e del costume, coi fatti sociali e politici, insomma vedendolo come quel fenomeno di cultura, e non solamente sportivo, che esso è. Ciò gli ha permesso di produrre un'opera che non ha l'eguale in italiano; ma anche all'estero esiste qualcosa che si possa paragonare a questa Storia dell'Alpinismo, per ampiezza di informazione e per appassionata vivacità?".
Così scriveva il critico e storico torinese Massimo Mila il 29 settembre 1978, recensendo per "La Stampa" la prima edizione de La Storia dell'Alpinismo. Oggi (fine 2013) questa grande opera viene ripubblicata da Priuli & Verlucca in una nuova edizione curata da Enrico Camanni, con un aggiornamento approfondito e attuale che rivisita l'introduzione, le schede e la (fondamentale) bibliografia.
Un lavoro che esamina la storiografia dell'epopea alpinistica, senza specchiarsi nella cronaca dell'attualità: le schede partono da "La preistoria dell'alpinismo" e arrivano ad un accenno di ciò che successe nella seconda parte degli anni Novanta ("Verso il Duemila" è il titolo della scheda di chiusura, in perfetto accordo, come si accennava sopra, con la distinzione tra STORIA e CRONACA).
Priuli & Verlucca presenta questa Storia dell'Alpinismo in un volume unico, corredato da emozionanti fotografie, ritratti e documenti d'archivio.
"[…] Legato all'analisi interiore dei personaggi, a scapito della lettura sociale dei fenomeni peraltro in voga negli anni Settanta, Motti ha una visione esistenzialista della storia: "La più grande difficoltà da vincere è posta in noi stessi e non al di fuori di noi". Convinto esploratore delle "diversità" e spietato rivelatore di contraddizioni ("Costruire per distruggere, nascere per morire, salire per poi ridiscendere: una vera e propria ossessione"), scava instancabilmente nelle motivazioni filosofiche dell'alpinismo e non si accontenta dell'alibi o dell'immaginetta da parata. Pessimista e apocalittico in alcune conclusioni, dolce e umanissimo in altre, non è mai un osservatore passivo. E' uno storico appassionato che procede con andamento ondulatorio, severo e affettuoso, razionale e romantico, acuto e distratto, sempre generoso di parentesi e digressioni [..]” – dall'introduzione di Enrico Camanni a "La Storia dell'Alpinismo".
InfoLibro
Collana "I Licheni"
Priuli & Verlucca Editori, 2013
800 pagine – Volume unico P
Prezzo di vendita 28,00 euro