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La 13esima edizione della Sellaronda Skimarathon si è decretata l’edizione dei record a tuttotondo, dimostrando di essere una delle gare di scialpinismo più amate in Italia. Ben 720 gli atleti partecipanti, per un totale di 360 coppie ai nastri di partenza con gli sci ai piedi nell’incantevole scenario delle Dolomiti.

Partenza alle ore 18.00 (23 febbraio 2007) da Selva Gardena, col folto plotone a sfilare verso le prime rampe della fatica di giornata. 42 i chilometri da percorrere, con il superamento di Passo Gardena, Passo Campolongo, Passo Pordoi e Passo Sella, per i complessivi 2700 metri di dislivello e arrivo poco dopo le ore 21.00 per i primi della classe (sempre a Selva).

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Giacomelli-Lunger e Pedranzini-Martinelli le coppie che hanno illuminato la buia notte dolomitica, accesa da due record di assoluto spessore.
Davvero impressionante l’azione del bormino Giacomelli e dell’altoatesino Lunger, capaci di chiudere la propria prova dopo 3h19’29”, abbassando così il precedente record della manifestazione di ben 11’.

La coppia iridata e vincitrice della scorsa edizione della Coppa del Mondo a coppie non ha certo corso in riserva, lasciando ad oltre 9’ i secondi della classe Mirko Mezzanotte (Ski Team Fassa) e Daniele Pedrini (Sc Alta Valtellina). Distacchi significativi fin dai primi chilometri, con le prime tre posizioni che si andavano già delineando al secondo cambio pelli di Corvara, affrontato il Passo Gardena e prima dell’imbocco del Campolongo. Giacomelli-Lunger comandano con 1’45” su Mezzanotte-Pedrini, con la coppia Boscacci-Murada subito a ridosso.

La testa della corsa fa gara a sé con i distacchi ad aumentare progressivamente, mentre dietro è battaglia per i gradini più bassi del podio. Sul Campolongo, secondo valico di giornata, torna prepotentemente in corsa la coppia composta dal fassano Riz e da Naegele (Liechtenstein), che transitano al terzo posto pagando però lo sforzo: i due si ritireranno poi in cima al Pordoi.
Mezzanotte e Pedrini perdono costantemente, ma mantengono salda la propria seconda piazza. Stessa strategia per Boscacci-Murada che agguantano il terzo posto, difendendolo dall’attacco finale della coppia austro-germanica Verbnjak-Hechtler (quarti poi al traguardo).

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Al femminile, invece, sono le “cannibali” valtellinesi Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli a salire sul primo gradino del podio. Le vincitrici della passata edizione della Coppa del Mondo, e tuttora in gioco per un eventuale bis nella stagione in corso, non hanno proprio avuto rivali. La logica spiegazione si può trovare nel tempo di gara, che va letteralmente ad abbattere il precedente record della manifestazione, abbassato di ben 30’: 4h01’14” il nuovo primato della corsa al femminile, semplicemente da applausi.
Basti pensare che la seconda coppia classificata, quella che vedeva in gara le tedesche Stefanie Koch e Judith Grassl, ha raggiunto il traguardo con ben 33’ di ritardo. Sul terzo gradino del podio si accomoda invece la coppia fassana Carla Illeici-Michela Rizzi, che chiude la propria fatica dopo 4h38’14”.

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