Kalle Palander domina la pista Gran Risa dell'Alta Badia vincendo lo slalom gigante, in una giornata quasi autunnale, dal clima mite e uggioso. Alle spalle dello sciatore finlandese, il fuoriclasse from USA Bode Miller e lo svizzero Didier Defago. Lo statunitense Miller è stato autore di una magistrale seconda manche, scalando numerose posizione: ora i 25.000 $ del superpremio Dolomiti Supertrophy – assegnato a chi raccoglie il miglior risultato disputando almeno tre delle quattro gare che si svolgono tra Val Gardena e Alta Badia – sono suoi.
Impeccabile la gara di Kalle Palander. Il 29enne finlandese era in testa dopo la prima manche ed ha saputo mantenere il vantaggio acquisito anche nel corso della seconda discesa. Ha inflitto 51/100 a Bode Miller e 59 all'elvetico Defago. Oltre 15000 persone, schierate lungo la pista e nel parterre della Gran Risa, hanno esultato per la vittoria di Palander e hanno sostenuto con grande entusiasmo tutti gli atleti in gara: quella dell'Alta Badia è una vera e propria festa dello sci. Al termine della premiazione doccia di champagne per i tre sul podio.
Hanno invece deluso gli italiani in pista. Massimiliano Blardone ha compromesso la sua gara già nel corso della prima manche, conclusa in nona posizione, ma a circa 70/100 dal terzo classificato, l'austriaco Hermann Maier. Nella seconda prova lo sciatore di Pallanzeno (Val d'Ossola), su una neve resa soffice e bagnata dalla pioggia – condizioni non favorevoli alle sue caratteristiche tecniche – non è riuscito a recuperare, anzi si è allontanato ulteriormente dai migliori (13°).
Davide Simoncelli, trentino di Rovereto, secondo dopo la prima manche, ha fatto sperare nel solito grande risultato sulla Gran Risa, pista sulla quale ha vinto una volta ed ha conquistato tre terzi posti. Nella seconda prova è parso poco reattivo, non riuscendo ad affrontare al meglio le insidie del tracciato (neve bagnata, una specie di sapone scivoloso) e concludendo in ottava posizione.
Gli altri italiani in gara: 21° Alberto Schieppati; 23° Florian Eisath; 25° Alessandro Roberto. Da sottolineare la bella prima manche di Omar Longhi, qualificatosi tra i primi trenta con il pettorale numero 53 (ha chiuso 30°).