La ricerca scientifica ritorna in alta quota. Cento anni dopo l’inaugurazione, l’Istituto Scientifico Angelo Mosso, distrutto da un incendio nel giugno 2000, riapre i battenti e diventa centro di ricerca, museo e sede di scuola di formazione. La struttura che fa capo alla Sezione di Fisiologia del Dipartimento di Neuroscienze – Facoltà di Medicina e Chirurgia, dell’Università di Torino, fu costruita nel 1907 al Col d’Olen, ai piedi del massiccio del Monte Rosa, sullo spartiacque tra la Valsesia e la Valle del Lys.
Il centro di ricerca era stato fortemente voluto dal fisiologo Angelo Mosso che nel 1897 aveva acquisito fama internazionale con la pubblicazione de “La fisiologia dell’uomo sulle Alpi”, raccolta degli studi effettuati alla Capanna Regina Margherita. Questa offriva a quel tempo scarse comodità per le ricerche scientifiche e Angelo Mosso pensò ad una struttura dotata di ampi laboratori con apparecchiature scientifiche da conservare in loco, per ricerche non esclusivamente fisiologiche, e di locali idonei per il soggiorno degli studiosi. La prima pietra fu posata il 9 luglio 1905 e il 27 agosto del 1907 la costruzione era già pronta per l’inaugurazione alla presenza della Regina Margherita.
Nei primi trent’anni di attività, compresa la pausa della prima guerra mondiale, furono più di quattrocento i ricercatori, per un quarto stranieri, che lavorarono nell’Istituto. Tra le curiosità, nell’estate del 1918 fu utilizzato per studi per la scelta dei candidati per l’aviazione militare. Le ricerche riguardarono non solo la medicina, ma anche la biologia, la botanica, la fisica terrestre, la glaciologia e la meteorologia. La ripresa dopo la seconda guerra mondiale fu lenta e solo negli anni Ottanta e Novanta l’Istituto venne riutilizzato, e non solo da studiosi di medicina di montagna. Dopo l’incendio del 2000, grazie al progetto Interreg III A “Messa in rete dei musei storico-scientifici del Monte Rosa”, con il sostegno delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, l’Istituto Mosso torna a nuova vita.
Nel rinnovato Istituto, accanto ai laboratori per la ricerca scientifica, sono stati creati spazi museali per mettere a disposizione il patrimonio storico culturale degli studi di fisiologia umana in alta quota e per mostre temporanee su temi riguardanti la ricerca scientifica nel territorio alpino. Inoltre, nella torretta al terzo piano è ospitato il Laboratorio Neve e Suoli Alpini (Lnsa) del Dipartimento di Valorizzzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali (Divapra) della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, di cui è responsabile il prof. Ermanno Zanini. I principali campi di ricerca del Laboratorio neve e suoli alpini sono gli effetti del cambiamento climatico sulle condizioni della neve e sullo stato dei ghiacciai, nonché le caratteristiche evolutive dei suoli alpini.
Con la riapertura del Mosso si inaugura anche una nuova stagione di formazione: è in via di perfezionamento il progetto che realizzerà una “Scuola internazionale di alta formazione per la Montagna”. Tra l’Universita’ degli Studi di Torino, la Facoltá di Agraria, il Divapra, l’UNESCO, la Mountain Partnership presso la FAO, l’Assessorato alla Montagna della Regione Piemonte e altri Enti (Provincia di Vercelli, Parco Alta Valsesia, Comunita’ Montana Valsesia, Comune di Alagna Valsesia, Club Alpino Italiano – Sez.Varallo Sesia) è stata stilata una convenzione per il sostegno e lo svolgimento di un progetto didattico internazionale mirato alla gestione e difesa del territorio montano denominato “IPROMO” (International programme for education and training on sustainable management of Mountain Areas). Il progetto intende realizzare una “Scuola internazionale di alta formazione per la Montagna” con corsi di perfezionamento post-lauream dedicati a tecnici e decisori professionalmente impegnati prevalentemente in aree montane di paesi ad economia svantaggiata.
Il primo corso, incluso nelle azioni del “Decennio dell’educazione per lo Sviluppo Sostenibile” 2005-2014 dell’ UNESCO. sarà istituito nel 2008 e avrà sede didattica e scientifica presso le strutture del Laboratorio Neve e Suoli Alpini.
Nella struttura degli ex “Regi Osservatorii Geofisico e Meteorologico”, l’ edificio di piccole dimensioni costruito accanto all’Istituto Mosso negli anni Venti del Novecento, dal 2004 sono state installate dall’Esercito Italiano, Comando Truppe Alpine, servizio Meteomont, nuove apparecchiature per rilevamenti meteorologici.