Dopo aver condotto una gara “prudente”, la belga Isabelle Ost ha vinto il TOR450 – Tor des Glaciers. Un’avventura che mette a dura prova chi si cimenta in questi 450 chilometri sulle Alte Vie 3 e 4, lontano dai sentieri più battuti ed in totale autonomia, con i soli rifugi a dare supporto agli atleti.
Talmente a dura prova che chi ha condotto per praticamente tutti gli oltre sette giorni ha visto sfumare il suo sogno sul più bello: all’alba di venerdì sul Col Barasson, a neanche 40 chilometri dal traguardo e dopo averne percorsi più di 400, Marina Plavan è caduta ed è stata costretta al ritiro quando aveva più di due ore di vantaggio sulla belga. Niente di grave per lei, ma la delusione per aver visto sfumare la vittoria dopo due secondi posti consecutivi è sicuramente grande.
Ost è arrivata al traguardo dopo 168 ore 04 minuti 32 secondi, condividendo l’intero viaggio con il marito Stéphan Bero (secondo alla PTL poche settimane fa), insieme al quale ha più volte corso – e anche vinto – la PTL e molte altre gare. La quarantatreenne belga partecipò, nel lontano 2010, al primissimo Tor des Géants®, chiudendo al quinto posto della classifica femminile.
All’arrivo ha ballato insieme al marito, a cui ha dedicato la vittoria insieme ai loro figli e a Marina Plavan: “Era in testa alla corsa ed era più forte di me, avrebbe meritato di vincere. Ho portato a termine la corsa anche per lei”, ha detto con grande sportività.
Delle dodici donne partite (record di partecipanti), rimangono ora in gara Chloé Saint Joly e Nicky Spinks, arrivate al Rifugio Frassati rispettivamente alle 18.26 ed alle 19.07, Guendalina Sibona, alle 12.39 al Rifugio Champillon, e Monica Guilera Sala, allo Champillon alle 13.55.