Il primo maggio 2007 al Filmfestival di Trento è stata una giornata di grande intensità, su diversi fronti. Sotto l'attenta regia di Maurizio Nichetti, direttore artistico della rassegna trentina, il Trento FilmFestival Montagna-Esplorazione-Avventura, ha regalato al pubblico una miscellanea di eventi ed emozioni.
La giornata si è aperta con la Coppa del Mondo di Speed Climbing, ovvero una gara di arrampicata su parete artificiale in cui, oltre a tecnica, armonicità e fisicità, occorre salire in fretta. La cornice di questo originale evento sportivo è stata Piazza Duomo, nel cuore di Trento.
Per la cronaca, tra gli atleti provenienti da 16 nazioni, in campo maschile la vittoria è andata al russo Skripov Anatoly, mentre tra le donne il gradino più alto del podio è stato conquistato dalla venezuelana Da Silva Rosmary. Ecco una stralcio della classifica finale:
Classifica Maschile:
1) Skripov Anatoly (RUS); 2) Sinitsyn Sergej (RUS); 3) Escobar Manuel (VEN); 4) Osipov Maksym (UKR); 5) Komondi Csaba (HUN); 6) Januel Nicolas (FRA); 7) De Las Salas Leonel (VEN); 8) Vaytsekhovsky Evgeny (RUS).
Classifica Femminile:
1) Da Silva Rosmary (VEN); 2) Ruyga Tatiana (RUS); 3) Saulevich Anna (RUS); 4) Rodriguez Francis (VEN); 5) Ryepko Olena (UKR); 6) Tuzhylina Svitlana (UKR); 7) Yurina Valentina (RUS); 8) Ropek Edyta (POL).
Sul fronte cinematografico, l'appuntamento clou della giornata è stata la conferenza con il regista tedesco Pepe Danquart nel corso della quale è stato presentato il backstage del film Am Limit. La pellicola racconta la storia dei fratelli Alexander e Thomas Huber impegnati nella salita veloce della via Nose, una parete di granito alta 1000 metri sul mitico El Capitan nel Parco Nazionale dello Yosmite Valley in California. La seconda parte del film riprende invece gli alpinisti del team-famiglia Huber in Patagonia nel tentativo di scalare le tre cime del gruppo del Cerro Torre.
La conferenza ha permesso al pubblico presente di visionare il backstage del film e di conoscere tecniche di ripresa, materiali utilizzati, team impegnato (oltre 40 persone coordinate da Danquart), incidenti di percorso e l'enorme sforzo e i lunghi tempi di produzionie che stanno dietro a una realizzazione di questo tipo.
Alle ore 18.00, nell'austera sala Granda del Castello del Buon Consiglio, le emozioni si sono trasferite dalla pellicola alla carta. L'occasione è stata l'assegnazione del 36° Premio Itas del libro di Montagna. Il Cardo d'Oro è andato a Il silenzio di Cleaver dell'autore Tim Parks.
Il volume, edito da Il saggiatore, Marco tropea Editore Milano, racconta la crisi di mezza età di un famoso giornalista, per l'appunto Harol Cleaver, che, a breve distanza dalla memorabile intervista con il Presidente degli Stati Uniti d'America e furibondo per l'uscita di un'autobiografia del figlio – che sminuisce il ruolo del padre – abbandona la sua compagna e si ritira dal successo e dai problemi della famiglia, trovando rifugio nelle montagne del Tirolo, in una baita, solo con se stesso.
Questi gli altri riconoscimenti assegnati dalla Giuria del Premio ITAS DEL LIBRO DI MONTAGNA:
“Cardo d’argento” (per la saggistica) a “Valle d’Aosta figlia dei ghiacci” – miti, realtà ed evoluzione dei ghiacciai valdostani, di Autori vari con il coordinamento scientifico di Claudio Smiraglia – Musumeci Editore – Quart.
“Cardo d’argento” (per opere che rivelino interesse nel campo dell’ambiente montano tecnico/alpinistico) a: “Due cordate per una parete” – 1962, la prima italiana sulla Nord dell’Eiger, di Giovanni Capra – Corbaccio Editrice – Milano.
Queste invece le opere segnalate:
· “Sotto la neve fuori dal mondo” C’era una volta la scuola di montagna, di Benito Mazzi – Priuli & Verlucca Editori – Ivrea.
· “Cavae” – Miniere e canopi del Trentino-Alto Adige tra storia e leggenda, di Fiorenzo Degasperi – Curcu & Genovese Edizioni – Trento.
· “Trekking con i bambini” – 28 itinerari per i più piccoli tra le montagne del Trentino, di Barbara Goio e Ugo Merlo – Curcu & Genovese Edizioni – Trento.