Lo scorso 11 dicembre è stata celebrata la Giornata Internazionale della Montagna, voluta dalle Nazioni Unite ed in particolare della FAO e incentrata, per il 2007, sui temi legati al cambiamento climatico nelle montagne.
A partire dalla rivoluzione industriale, la concentrazione d’anidride carbonica nell’atmosfera è in continuo aumento a causa dello squilibrio tra le emissioni di CO2 (combustibili fossili, combustione di biomasse, respirazione di piante ed animali) e gli assorbimenti (chimica del carbonio degli oceani e fotosintesi dei vegetali). Le conseguenze negative di un’elevata concentrazione atmosferica di CO2, nel si possono ipotizzare il riscaldamento del pianeta per effetto serra, il cambiamento della distribuzione planetaria delle precipitazioni e dell'umidità del suolo e l’aumento del livello dei mari.
Il Centro di Ecologia Alpina Viote di Monte Bondone (TN) si occupa da molti anni dello studio di tali problematiche all'interno di una rete internazionale di misura (FLUXNET) e con progetti finanziati dalla UE (CARBOEUROPE-IP e NITROEUROPE-IP) e dal Ministero della Ricerca (CARBOITALY).
Proprio all'interno di questo progetto è stata a installata recentemente (in collaborazione con l'Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente), nel Comune di Mezzocorona, una nuova stazione dove viene monitorato con continuità lo scambio di anidride carbonica e di acqua tra l’atmosfera e la vegetazione e di altri inquinanti di origine biogenica e antropogenica in un vigneto. Tale installazione si va ad aggiungere agli altri due siti gestiti dall'istituto, uno su prateria alpina (Viote del Monte Bondone) e uno su foresta (Lavarone) e completa la rete di studio provinciale che ora indaga i principali ecosistemi vegetali terrestri presenti nel nostro territorio.
Il sito permetterà un'analisi di dettaglio sia della capacità dell'ecosistema di assorbire carbonio sia di fornire un contributo scientifico che consenta di affrontare in modo responsabile i grandi cambiamenti climatici che stanno interessando il nostro Pianeta.
Il primo passo per affrontare a livello internazionale questo problema è stato compiuto con la ratifica del Protocollo di Kyoto, firmando il quale le nazioni industrializzate si impegnano a quantificare e a ridurre le emissioni d’anidride carbonica. Proprio in questi giorni, a Bali, è in corso la conferenza climatica mondiale nel corso della quale verrà sancito l'accordo di Kyoto o si deciderà di passare a una sorta di Kyoto 2, al fine di stabilizzare la concentrazione dei gas serra nell’atmosfera ad un livello che eviti dannose interferenze antropiche sui sistemi climatici.