Il rifugio Massimo Mila, a Ceresole Reale, nel “cuore” del versante piemontese del Parco Nazionale Gran Paradiso, accoglie per la stagione invernale 2005-2006 un’iniziativa nuova, inserita nel cartellone del GranParadisofestival, il “contenitore” di eventi ideato dall’associazione Amici del Gran Paradiso.
Verranno esposte periodicamente nel foyer e nella saletta destinata al relax e alla lettura, davanti al caminetto, le opere di alcuni artisti particolarmente legati al mondo della montagna.
Una proposta interessante per chi al rifugio soggiorna e potrà godere di rassegne culturalmente importanti che vedranno presenti pittori ben conosciuti in ambito regionale; e per chi è di passaggio.
Dall’ 8 dicembre 2005 fino all’Epifania 2006 salirà al rifugio Maurizio Rivetti, di Santena, che esporrà opere realizzate in parallelo al suo mestiere di maestro serigrafo, ora scomponendo brani di paesaggi, di macchine e di oggetti, ora ricomponendo frammenti di prove di stampa e di colore, in una metamorfosi continua di significanti, per la creazione di nuovi significati. Maurizio di Ceresole è ospite frequente, avendo ormai scalato più volte, da rocciatore esperto, tutte le vette del Gran Paradiso. Vi torna finalmente come artista, e siamo fieri di invitarlo ad aprire questa nuova… via alpina.
A fine gennaio il rifugio ospiterà le xilografie di Domenico Musci da Caselle, allievo di Filippo Scroppo e scultore di buon rilievo, vincitore del Premio Pavese quattro anni fa, che della montagna raccoglie ed accumula i legni dispersi, rotti da tempeste e slavine, e trasportati dai torrenti giù a valle. Musci li sagoma, li lucida e li assembla in forme armoniose e liriche, conservandovi ed esaltandone l’anima: il profumo ed il sapore di luoghi crudeli e paradisiaci, allo stesso tempo.
Marzo vedrà esposti i coloratissimi oli di Sergio Scanu. Poi sarà la volta di Pippo Poli, con i suoi fogli ricchi di fiori e piante, di paesaggi agresti ed angoli di Canavese. Infine, con la primavera piena, il rifugio accoglierà gli acquerelli di Paola Levi Opezzi, per tanti anni “montanara†del Sestriere, dove ha dipinto gli scorci più pittoreschi di quelle montagne ed i suoi abitanti.
