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Presentata l’ottava edizione del rendiconto nivometeorologico della Valle d’Aosta, riferito all’inverno 2012/2013.
Il rendiconto nivometerologico è pubblicato a cura dell’Assessorato alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica – Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche – Assetto idrogeologico dei bacini montani – Ufficio neve e valanghe, in collaborazione con la Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur.

«In un territorio montano come la Valle d’Aosta (60% del territorio posto a quote superiori ai 2.000 metri) la componente invernale gioca un ruolo di grande rilievo nella gestione dei rischi (copertura nevosa fino all’80% da dicembre a febbraio, 2033 fenomeni valanghivi censiti al Catasto valanghe – di cui 432 potenzialmente in grado di danneggiare abitazioni e 922 capaci di intersecare la viabilità) e la scelta di puntare sulla prevenzione assume importanza strategica», scrive nella presentazione l’assessore regionale alle opere pubbliche Marco Viérin.

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La pubblicazione è divisa in sei capitoli che forniscono una messe di dati oltre all’analisi degli eventi del lungo inverno scorso, protrattosi fino a maggio inoltrato con abbondanti nevicate in quota. Il primo capitolo descrive l’andamento meteorologico della scorsa stagione che è stata caratterizzata in Valle d’Aosta da 42 eventi nevosi con 104 giorni di nevicate a 2000 m: in pratica tra il 27 ottobre e il 31 maggio, ha nevicato un giorno su due. Il secondo capitolo illustra la rete di rilevamento, costituita dai rilevatori regionali, dai rilevatori del Corpo forestale, della Guardia di Finanza e delle guide alpine valdostane, l’elaborazione e l’analisi dei dati, con schede e grafici ed è corredato da significative foto come quelle dei muri di neve al Piccolo San Bernardo alla riapertura della strada. Il confronto con le medie storiche ha evidenziato che le precipitazioni nevose sono state superiori alle medie, ma ancora molto al di sotto dei massimi storici.

Il terzo capitolo è relativo al bollettino neve e valanghe, con utili istruzioni per la lettura e l’interpretazione dei dati, alcune considerazioni generali sulla stagione e una nota sul Trofeo Mezzalama 2013. Il quarto capitolo riguarda le valanghe spontanee censite: 461 in 370 siti diversi, e riporta l’analisi di alcuni casi tipo, tra cui la valanga che ha investito di striscio il rifugio Aosta lo scorso 16 aprile poco dopo le 18. Un gruppo di sci alpinisti era all’interno della struttura rimasta indenne: la loro attrezzatura lasciata all’esterno del rifugio è stata trascinata a valle e il gruppo di sci alpinisti, senza sci, è stato poi evacuato con l’elicottero.

Il volume prosegue con il capitolo dedicato agli incidenti da valanga, che in Valle d’Aosta lo scorso anno sono stati 12, con 26 persone coinvolte, delle quali fortunatamente 21 sono rimaste indenni, cinque ferite e una solo è deceduta.

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