Le Alpi possono diventare climaneutrali entro il 2050? Più che di un quesito, si tratta di una sfida ambiziosa e cruciale per il futuro delle comunità, alla quale una nutrita schiera di partner, in diverse regioni alpine, sta cercando di portare una concreta risposta, attraverso l'impegno profuso nel progetto Alpstar. L'obiettivo? Ridurre in modo efficace le emissioni di CO2 nello spazio alpino.
Alcuni esempi. Nella regione della Valle del Reno i pendolari vengono incentivati a ricorrere alla mobilità sostenibile, muovendosi in bicicletta dalla stazione all'ufficio. E anche nel Vorarlberg (AUT), in Liechtenstein e nel Cantone di San Gallo (SUI) si cerca di motivare i pendolari a passare al trasporto pubblico e alla mobilità a pedali. In altre aree delle Alpi, dalla comunità di comuni Pays Serre-Ponçon Ubaye Durance, in Francia, alla regione di Goriška in Slovenia, sono stati attivati numerosi progetti pilota, col fine di mettere in campo strategie che mirano a rendere le Alpi climaneutrali.
La CIPRA, Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi, porta un contributo determinante all'impostazione di Alpstar, iniziativa che coinvolge 13 soggetti ubicati in diverse aree alpine: CIPRA Francia è responsabile della comunicazione e segue due regioni pilota; CIPRA Internazionale, in sinergia con l'Istituto per l'energia del Vorarlberg, coordina le misure nella Valle del Reno;
Alpstar contribuisce all'attuazione del Piano d'azione per il clima della Convenzione delle Alpi, all'interno del quale la neutralità climatica rientra tra gli obiettivi da perseguire per le Alpi. Il progetto, che è iniziato nel luglio 2011 e si concluderà nel marzo 2014, è finanziato per il 75% dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale.