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Un immenso territorio montano della Lombardia nordest che fu teatro della Guerra del 15-18 vedrà studiati, salvaguardati e valorizzati i lasciti storici del grande e terribile evento bellico. Una grande fascia territoriale, dal Passo dello Stelvio al Lago di Garda, tra le province lombarde di Sondrio e Brescia e quelle di Bolzano e Trento e capace di presentarsi con un potenziale bacino d’utenza praticamente illimitato. Il progetto si articolerà in 2 fasi principali: la prima ha una durata prevista di almeno tre anni e consiste nel censimento e nella mappatura digitale dei manufatti e della viabilità di conferimento; la seconda parte del progetto prevede la convergenza degli Enti coinvolti al fine della creazione del Parco Tematico per il rilancio di un indotto economico qualificato.



Il Parco tematico culturale “La Guerra Bianca: il suo territorio, le sue genti” è un progetto che interessa una fascia di territorio montano lombardo d’ampiezza variabile dai 10 ai 40 km, dal Passo dello Stelvio al Lago di Garda, seguendo per circa 170 km l’attuale confine amministrativo tra le Province lombarde di Sondrio e Brescia e quelle di Bolzano e Trento. Tale ambito territoriale ha caratteristiche di omogeneità dal punto di vista storico, culturale e geomorfologico: in particolare, l’ambiente presenta in assoluto la più vasta estensione di ghiacciai e le quote più elevate, rispetto a tutti i fronti ove fu combattuta la Prima Guerra Mondiale.

Il territorio evidenziato, grazie al fatto che in questo settore per l’intera durata del conflitto il fronte fu quasi immobile, è a tutt’oggi costellato dalle innumerevoli tracce lasciate dagli uomini che qui vissero combattendo per quasi tre anni e mezzo: vi si trova una ricchissima rete di vie di comunicazione (strade, mulattiere, sentieri) nonché tutti gli elementi specifici di una guerra di posizione (trincee, camminamenti, postazioni per armi leggere, postazioni d’artiglieria, gallerie, casematte, ecc.), ma anche ricoveri per uomini, animali e materiali (caserme, baracche, villaggi, depositi, stalle), nonché manufatti diversi e strutture fortificate di ogni genere (forti, blockaus, tagliate, ecc.). Molti di questi presentano uno stato di conservazione discreto, in alcuni casi ottimo: in quasi tutti i siti è ancora oggi possibile la lettura delle valenze culturali, architettoniche, storiche e d’uso. Si tratta di un patrimonio a rischio, sia per la natura molto dinamica dell’ambiente che lo accoglie, sia per l’approccio di chi frequenta ed opera in questo ambiente, approccio non sempre rispettoso delle valenze storiche ed umane connesse ai beni in oggetto.

Il progetto di Parco Tematico ha come scopo la conoscenza e la valorizzazione di questo patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale. Esso si articola in due parti. La prima ha una durata prevista di almeno tre anni e consiste nel censimento e nella mappatura digitale dei manufatti e della viabilità di conferimento: tale lavoro preliminare è finalizzato alla conoscenza, anche tecnico-scientifica, del patrimonio sul territorio e all’attenta valutazione delle potenzialità che esso offre allo sviluppo di un turismo culturale di qualità, nell’ottica di un sistema integrato con le diverse offerte del territorio stesso (artigianato, eno-gastronomia, paesaggio, sport, ecc.). Questa prima parte risulta composta da due fasi distinte: una preparatoria (in esecuzione) ed una operativa (da condursi a partire dal 2004). La seconda parte del progetto prevede la convergenza degli Enti coinvolti al fine della creazione del Parco Tematico per il rilancio di un indotto economico qualificato (turismo culturale e servizi di supporto). I dati raccolti serviranno per definire una scala di priorità d’intervento nell’ambito di un programma di recupero dei percorsi e dei manufatti militari censiti, con interventi mirati di ripristino, da attuarsi con adeguati criteri tecnico-scientifici definiti dal Museo della Guerra Bianca in Adamello con il concorso del Politecnico di Milano e la supervisione delle Soprintendenze competenti. La creazione del Parco Culturale, che andrà a sovrapporsi ai Parchi Naturali già esistenti, sarà l’occasione per estendere ed attivare sinergicamente azioni di tutela del patrimonio storico attraverso una gestione integrata del bene culturale quale elemento dell’ambiente.

Un beneficio indiretto conseguente alla creazione del Parco risulterà dal maggior coinvolgimento e della collaborazione integrata di enti e strutture che normalmente operano separatamente in ambiti a volte analoghi, quali, appunto Enti Locali, Enti Parco, Comunità Montane, Associazioni, Musei, Soprintendenze. Diversi di questi Enti hanno già dato formale adesione e sostegno al nascente Parco Tematico Culturale e ci auguriamo che molti altri lo facciano presto; infatti data la sua la vastità è consentito pensare ad un bacino di utenza potenziale praticamente illimitato. Chiaramente l’attenzione principale è rivolta al mondo della scuola, ma è da tenere in massima considerazione la possibilità di attirare pubblico da tutto il Nord Italia e dalle vicine regioni di Francia, Svizzera, Germania, Austria e Slovenia.



Per ulteriori informazioni:

www.museoguerrabianca.it









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