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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e del Ministro per gli affari regionali, venerdi 9 marzo ha ratificato la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie. La tutela delle lingue minoritarie – 12 in tutto: l’albanese, il catalano, il germanico, il greco, lo sloveno, il croato, il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo – prevede, tra le altre cose, la possibilità di insegnamento nelle scuole, di utilizzo nelle circoscrizioni giudiziarie, oltre che la diffusione di programmi culturali e attraverso i principali mezzi di comunicazione. Il provvedimento del Governo Monti rappresenta un passo importante per arrivare finalmente a un giusto riconoscimento dell’identità Ladina.

Grande soddisfazione è stata espressa da Francesca Larese Filon, presidente della Federazione dei Ladini del Veneto che ha dichiarato”Da oggi la strada verso il bilinguismo perfetto non è più in salita».
Si tratta di un importantissimo passo in avanti verso la tutela effettiva delle lingue minoritarie fra le quali quella ladina che è ancora molto viva specialmente nel bellunese, dove è parlata da circa 66.000 abitanti, mentre nella vicina regione Trentino Alto Adige è parlata da 21.850 abitanti, (il 4,57%), che in tutto fanno 87.850 ladini.
Nella stessa occasione, il presidente del Consiglio ha firmato anche il rifinanziamento della legge 482 del 1999, riducendo però lo stanziamento previsto negli anni precedenti. Il documento stabilisce che le richieste di contributo previste da questa legge, dovranno essere presentate entro il 30 aprile 2012.

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