Il Comune di Aprica iniziava la propria vita istituzionale il giorno 14 novembre 1927, ormai ottant’anni fa, dopo la lunga e per certi versi tribolata rivendicazione separatista con Teglio, cominciata diversi anni prima e più volte respinta.
Per confrontarsi su idee e proposte in merito ai modi e ai contenuti di una degna celebrazione della ricorrenza, l’Amministrazione comunale di Aprica, con data dell’evento già definita per il giorno sabato 3 novembre, ha chiamato a consulto una trentina di rappresentanti delle più varie realtà economiche e sociali.
Non che sindaco Cioccarelli & C., soprattutto per la parte istituzionale, non abbiano già in mente un’idea di programma, ma consci che la buona riuscita della manifestazione dipende in buona misura proprio dalla diretta e fattiva partecipazione degli Aprichesi, sono ben disponibili a valutare e far proprio ogni tipo di suggerimento utile.
Il primo cittadino Carla Cioccarelli ha invitato presenti e non a fornire tutti il proprio contributo, ideale e materiale, nel più genuino spirito di collaborazione ed unione per il bene della comunità. Una comunità che deve ritrovare le ragioni profonde dello stare ed operare insieme, nella concordia sulle scelte di fondo. A partire proprio dagli intenti migliori che animarono coloro che, quasi un secolo fa, lottarono uniti per la sacrosanta “indipendenza”, oggi fatto pacifico.
L’assessore Dino Negri ha rivelato che il programma istituzionale della giornata è già praticamente definito nelle sue linee essenziali. Dopo il discorso del sindaco in Piazza Mario Negri, davanti al Municipio, presenti varie autorità non solo locali (ha accettato l’invito anche il sindaco di Teglio), ci sarà il trasferimento in corteo verso il cinema o la sala congressi (da definire), dove il clou sarà rappresentato dall’intervento del Prof. Gianluigi Garbellini, storico valtellinese, al quale è stato commissionato uno studio ad hoc.
Successivamente la festa prenderà una piega più ludica, con la proposta di momenti folclorici, d’intrattenimento ed eno-gastronomici, anche se in tal senso leggeri.
Gli interventi dei rappresentanti le varie realtà sociali aprichesi hanno toccato punti quali il coinvolgimento dei più giovani cittadini (in particolare gli scolari), l’idea di rappresentare in punti diversi di Aprica i più significativi momenti storici degli ultimi ottant’anni, l’organizzazione di una o più sfilate, la proposta di coinvolgere personaggi dello spettacolo, la realizzazione di un filmato dell’evento, addirittura l’eventualità di chiudere al traffico per l’occasione qualche via principale.
Differenze di vedute sono sorte tra chi preferirebbe una festa strettamente degli Aprichesi per gli Aprichesi, e quanti – come l’amministrazione comunale – desidera farne opportunamente (vedi l’inequivocabile scelta della data di svolgimento) anche un’occasione di promozione turistica, pur senza stravolgere le più genuine ragioni dell’evento con un eccessivo sovraccarico spettacolare, che sarebbe oltretutto piuttosto oneroso.