Domenica 31 gennaio scatterà il classico “via” della Marcialonga, la regina delle granfondo con gli sci stretti. La pista ormai è pressoché completata e il comitato organizzatore è impegnato nella verifica degli ultimi dettagli di un complesso ingranaggio.
Sul fronte degli iscritti, le adesioni si sono chiuse il 30 ottobre quando è stata toccata la quota massima di 6.500 concorrenti. Qualche grande campione aveva opzionato la propria presenza, in vista anche delle convocazioni olimpiche da parte della propria nazionale. E così, mentre devono ancora decidere se venire a Moena o imbarcarsi con un volo verso Vancouver Anders Aukland e Jens Arne Svartedal, è di queste ore la conferma definitiva di Hilde Pedersen, vincitrice nel 2009 e nel 2007. Non più in verdissima età (classe 1964), la campionessa norvegese è capace ancora di grandi imprese.
La sfida al femminile, con tutta probabilità, sarà circoscritta quindi alla Pedersen, alla svedese Jenny Hansson, prima nel 2008 e seconda lo scorso anno proprio alle spalle della norvegese, a Susan Nystrom, Lina Lintzen ed all’estone Tatjana Mannima.
I pronostici annunciano una rosa di potenziali pretendenti al trono. Sulla carta si prospetta una nuova sfida serrata tra Svezia e Norvegia, con l’Italia a fare da terzo incomodo, beninteso che ci sono anche dei “tiratori liberi” come il ceco Stanislav Rezac, conterraneo di quel Lukas Bauer che una settimana fa ha vinto il Tour de Ski sul Cermis, quindi l’estone Jaak Mae, l’austriaco Thomas Steurer, per fare alcuni nomi.
La Norvegia punta su Joergen Aukland, ritornato alle gare dopo uno stop forzato prima dell’inizio stagione, ma c’è tanto rumore anche attorno alla performance dell’ex campione del mondo Thomas Alsgaard. Voci insistenti, ma non confermate, danno il campione norvegese doppio oro in Val di Fiemme nel 2003 (ma anche quattro volte oro olimpico), in grande spolvero.
Non è in gran forma in questo inizio stagione Jerry Ahrlin, il vincitore dello scorso anno e del 2007 (proprio come la Pedersen), ma pare che abbia finalizzato la preparazione proprio per la Marcialonga.
Per l’Italia, il discorso si ferma alla nazionale lunghe distanze. Marco Cattaneo da anni ha fatto sognare e “deluso” gli appassionati italiani. Sempre lì a contatto con i primi, non è mai riuscito a centrare la vittoria. Terzo nel 2005 e nel 2007, continua ad aspirare ad un successo prima di chiudere la propria carriera. Ma quest’anno in squadra c’è anche Fabio Santus, ora terzo nella FIS Marathon Cup, però molto più veloce in tecnica libera che in classico.
Una citazione d’obbligo, non per le ambizioni da podio ma per il suo curriculum di fondista più forte al mondo, va fatta per Bjoern Dählie, che sarà nuovamente al via (vincitore di 12 medaglie olimpiche di cui 8 d’oro e 4 d’argento, 17 medaglie “mondiali” di cui 9 d’oro).
Non mancherà quindi lo spettacolo lungo i 70 chilometri della Marcialonga, da Moena a Cavalese e soprattutto nel finale, sulla salita di Cascata. La partenza è stata decisa per le ore 8.30 nel cuore di Moena.