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Ad Aprica si rinnova ancora una volta Sunà da Mars, l’assordante tradizione di suonare ritmicamente i campanacci e richiamare al risveglio la madre terra, inducendola a riprendere il ciclo vitale. In particolare la crescita dell’erba nei prati ancora preda del gelo, perché il fieno nelle masù (fienili) sta ormai per finire. Domenica sera 28 febbraio, sei falangi di fieri contradaioli maschi marceranno lungo le vie e viuzze di Aprica in abiti tradizionali, scuotendo all’unisono i grandi sampógn (campanacci) e le acute brónsi (campane di bronzo), seguiti da vicino dalle donne e dai bambini, portatori anch’essi di campanelli, torce e gonfaloni.

Oltre alle sei contrade di Aprica con relativi stendardi (Dosso, Liscedo, Liscidini, Mavigna, Santa Maria e San Pietro), saranno presenti alla sfilata numerosi gruppi folcloristici provenienti dalle valli alpine attigue.
Dalla Bergamasca ci saranno il gruppo “Avion Taglio” di Sovere in Val Cavallina e i gruppi di Vilminore in Val di Scalve e di Gorle in Val Seriana; dalla Valtellina i gruppi di Tàrtano-Fórcola, S. Pietro Berbenno, Piateda, San Giacomo e Motta di Teglio, “Gént de Paés” di Teglio e “I Giaröi” della Val Gerola; dalla Bresciana i partecipanti di Doverio e Santìcolo di Córteno Golgi. Infine un sodalizio da oltre confine, il Gruppo Folcloristico della Val Poschiavo nei Grigioni svizzeri.

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La partenza dei cortei dalle singole contrade è fissata per le 20:30 di domenica 28 febbraio in punti prestabiliti di ognuna delle sei contrade (San Pietro dalla fontana in via Ospitale, Mavigna dall'imbocco di via Mavigna, Dosso dalla fontana di via Panoramica, Santa Maria dal piazzale della Chiesa, Liscidini da Cà di Pom e Liscedo da Liscedo Alto). I cortei convergeranno prima in Piazza Mario Negri scultore (di fronte al Municipio) per una rumorosa sosta, indi verso le 22 arriveranno uno dietro l'altro in piazza del Palabione, dove ci sarà la distribuzione del mach, il frugale cibo della festa conviviale con il quale "comunicarsi" una volta che si è tutti riuniti. A seguire i discorsi e la consegna di un riconoscimento ai gruppi convenuti.

Sabato 27 febbraio alle ore 19:00 ci sarà stato già il prologo con la cerimonia di passaggio del campanaccio-simbolo dalla contrada San Pietro alla contrada Dosso, la consegna dei gonfaloni ai bambini e la benedizione da parte del parroco degli ingredienti per il mach

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