Cortina ha riscoperto una vecchia grande passione, quella per l’hockey. Dal 1957 al 1975 la squadra del Cortina fu la regina incontrastata dell’hockey italiano, vincendo a raffica gli scudetti. Poi quasi trent’anni di buio, in cui le partite di una squadra mediocre e spesso in crisi nel mitico stadio olimpico non interessavano quasi nessuno. All’inizio dell’ultimo campionato – appena concluso – la squadra si è presentata sicuramente rafforzata ma era ancora inimmaginabile di riuscire ad arrivare a giocarsi la finale di scudetto, come invece è stato e solo un’interminabile serie di sette gare con i fortissimi e favoriti Vipers di Milano ha assegnato l’ennesimo titolo alla città meneghina. Ma forse mai il valore di una sconfitta è sembrato così vicino a quello di un trionfo non raggiunto solo per un soffio.
Un campionato comunque da incorniciare quello degli scoiattoli, tale da scatenare in paese una impensabile passione collettiva: basti pensare ai 500 tifosi al seguito della squadra in trasferta a Milano e alle atmosfere di grande incitamento collettivo forse mai vissute all’olimpico. Una vera e propria folla ha poi accolto il rientro dell’Hockey Cortina in Ampezzo, dopo l’ultima partita della finale scudetto. L’intera comunità ha voluto stringersi affettuosamente intorno ai ragazzi che, per più di sei mesi, hanno tenuto alto l’onore sportivo della conca, rinverdendo glorie così lontane da sembrare quasi irripetibili.
A nome di tutti i giocatori della Segafredo Cortina ha parlato agli ampezzani Giorgio De Bettin, il capitano della squadra, il ragazzo del Cadore conosciuto alcuni anni fa, ritrovato in questa stagione: “Noi in campo e voi, il nostro pubblico, siamo una squadra vincente. Purtroppo non sempre essere vincenti vuol dire riuscire a vincere, ma vi assicuro che noi non abbiamo mai mollato. Io un’emozione così forte, in un paese così vicino al mio, non l’ho mai vissuta, e di sicuro neanche i miei compagni. Vogliamo ringraziarvi tutti, ad iniziare dai bambini, che sono stati presenti sin dal primo giorno, e poi la curva e tutti i tifosi”.
È stata una vera festa, con cori e complimenti per la squadra che ha fatto vivere un grande sogno, quello dello scudetto. Un sogno che, nelle intenzioni della società , si vorrebbe far diventare realtà già il prossimo anno e Cortina tutta non può che crederci.