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Anche i ladri ci si mettono. Non bastano brutto tempo, pioggia e vento a dettare legge in Patagonia. Ne sanno qualcosa Hervé Barmasse, Giovanni Ongaro, Daniele Bernasconi e Mario Corti, impegnati nella spedizione al Cerro Riso Patron. 

Dopo i primi giorni trascorsi nel trasporto di materiale e viveri alla laguna Toro e al passo del Viento, i quattro si erano presi due giorni di riposo a El Chalten. Il 18 gennaio, tornati a Laguna Toro, si sono accorti che nella tenda deposito mancavano un imbrago, pantaloni in goretex, una giacca e moschettoni. Sono riusciti a fare a meno del materiale perché Mario Corti ha rinunciato a proseguire per problemi a una caviglia, ma al Passo del Viento altra sorpresa: mancavano viveri  e fornello a benzina…..Nonostante tutto i tre alpinisti rimasti hanno continuato in previsione del bel tempo che è arrivato puntuale il giorno successivo.

La mancanza di neve li ha obbligati a portare tutto a spalle: sci e slitte sono rimasti inutilizzati. Dopo aver deciso di lasciare al rifugio del Passo del Viento viveri per 7 giorni, hanno caricato gli zaini, e trasportato materiale vario fino a poche centinaia di metri da Nunatak Viedma. Preso il punto GPS dove hanno lasciato il materiale e le pulche,  sono tornati al rifugio.

Nella notte successiva è ritornato il brutto tempo: pioggia che è durata undici giorni, così abbondante da allagare il rifugio. Finiti i viveri il 30 gennaio i tre hanno fatto ritorno a El Chalten (50 chilometri) per rifornimenti di cibo e materiale, un po’ abbattuti dagli imprevisti che si sono accaniti contro di loro 

Ora, con il tempo nuovamente al bello, dovrebbero essere rientrati al Passo del Viento per affrontare finalmente il ghiacciaio con la speranza di raggiungere in tempo record il Cerro Riso Patron e le altre montagne della zona, sempre  che il bel tempo regga.

 

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