Venerdì 2 ottobre si è svolto, all'interno del programma del Festival delle Lingue di Brema, un workshop sulla situazione delle lingue nelle isole germanofone del Trentino. La presenza di esperti di ambiti diversi e di un pubblico molto ridotto ma interessato, ha reso stimolante la discussione, che è proseguita in modo informale, ma non meno costruttivo, durante la giornata.
Ha aperto il seminario l’insegnante Cristiana Ploner, della scuola primaria di Fierozzo/Vlarutz, che ha illustrato il metodo glottodidattico seguito da quasi due decenni nell’istituto, evidenziato gli ottimi risultati conseguiti nel mantenimento della lingua, nella sua rivitalizzazione presso le giovani generazioni e ha mostrato una parte del materiale didattico autoprodotto.
In seguito Anna Maria Trenti Kaufman, direttrice dell’Istituto culturale Cimbro, è intervenuta parlando del lavoro svolto dall’Istituto e della vitalità della lingua a Lucerna/Lusérn. Di seguito, Andrea Nicolussi Golo ha presentato l’attività di scrittura e traduzione omunitaria in cimbro, sottolineando l’importanza del lavoro comune nel mantenere la vitalità del codice e nella capacità di innalzarne lo status. Nicolussi ha letto, come esempio del lavoro svolto, un brano tradotto in cimbro dal Diario di Tönle di Mario Rigoni Stern e alcuni brani poetici di sua composizione. Silvia Negrotti, ricercatrice, ha brevemente illustrato i risultati di una recente indagine svolta in Val del Fersina/Bernstol sull’immagine della lingua mochena presso i ragazzi della scuola media, le famiglie e gli insegnanti.
In seguito la discussione, animata anche tra gli altri da Ermenegildo Bidese professore dell’Università di Trento e di Bressanone/Brixen, Claudia Marchesoni etnologa e conservatrice (che ha in seguito mostrato alcuni video documentari realizzati nella valle dei Mocheni sugli antichi mestieri), Michael Wedekind, storico, docente all’Università di Münster, Vittorio Dell’Aquila, linguista, si è concentrata sulle strategie da intraprendere per superare alcune delle problematiche legate al bilinguismo a scuola, in particolare per superare alcune barriere psicologiche presenti nelle giovani famiglie. Si è inoltre sottolineata, ancora una volta, la grande importanza dei media e dei supporti tecnologici e informatici nell’innalzare lo status delle piccole lingue e nel facilitare e incentivare all’uso i locutori di ogni età.
A conclusione della giornata si sono inoltre esibiti in due momenti musicali cimbro e mochèno, i gruppi Musikensembles e Palaearlearmusikantn