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Interessante quest’opera, “Ghiaccio sottile” scritta da Piero Degli Antoni. Non è un normale libro di montagna, una relazione di viaggio o alpinistica, ma un vero proprio thriller tutto ambientato in alta quota.
All’interno di una tendina, a 7000 metri sul Monte Kinsoru, mentre fuori impazza per sei giorni la bufera, si incrociano le vite e le aspirazioni dei sei protagonisti, una giornalista ed un fotografo di testate scandalistiche con la loro guida Sherpa e tre alpinisti professionisti.

Apparentemente ritrovatosi per caso, in realtà tutti legati ad un doppio filo: scoprire com’è morto dieci anni prima Jean-Pierre Leblanc durante il tentativo della prima invernale del Kinsoru.
Ma soprattutto, Jean-Pierre è arrivato in cima o è stato abbandonato morente dal fratello? E proprio Michel Leblanc è il personaggio centrale ed inquietante della storia: sarà vera l’amnesia che da dieci anni dice averlo colpito mentre saliva sulla cima con il fratello o, come vuole dimostrare il suo rivale, il Barone austriaco Von Reichling è proprio lui che lo ha abbandonato morente sulla montagna. Troppi sono i particolari che non coincidono con la storia raccontata da Michel, a partire dal ritrovamento dei guanti sulla cima, uno di Michel ed uno di Jean-Pierre, senza contare la piccozza che Michel aveva al momento del suo ritrovamento, quella del fratello.

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Attraverso un susseguirsi di colpi di scena, il lettore viene invitato a sfogliare le pagine fino alla fine.
Degli Antoni è stato bravo in questo romanzo ad ambientare un thriller in un contesto così anomalo facendo attenzione, grazie alla consulenza di esperti, ad evitare errori nel raccontare la vita in alta quota anche se in alcuni casi c’è la tendenza ad enfatizzare alcuni comportamenti che, per usare le parole stesse di uno dei protagonisti, sfiorano un po’ il melodramma.

Info
Ghiaccio Sottile – 338 pagine
Edizione Rizzoli
Prezzo: 16,5 Euro

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