Una montagna simbolo, un primato storico, un sogno che si realizza. Franco Collé, alle prime luci dell’alba, è riuscito a stabilire il nuovo record di salita e discesa dal Monte Rosa partendo dal centro di Gressoney la Trinité. Per lui un crono di 4h30’45â€.
L’impresa ha preso inizio alle 4.30 di mattina dal cuore nevralgico della Valle dei Walser (1635 mslm), con molte incognite visto il rialzo termico degli ultimi giorni e le abbondanti nevicate della scorsa settimana.Il due volte vincitore del Tor de Géants ha puntato dritto i 4.554m di Capanna Margherita passando per il Rifugio Mantova, Gnifetti e Colle del Lys. Un itinerario tosto, di quasi 31km, che si snoda tra sentieri, pietraie, morene e ghiacciai.
Giunto in vetta con 4’ di ritardo rispetto ai parziali fatti registrare da Brunod nel 1997, Collé è poi riuscito a costruire la propria strepitosa performance in discesa. «La neve nell’ultimo tratto dal Colle del Lys alla Capanna Margherita era polverosa e mi ha creato molte difficoltà – ci ha raccontato lo stesso Collé -, ma superato il giro di boa, dal Colle del Lys in giù, le condizioni erano ottimali. Ciò mi hanno permesso di fare una ottima performance».Crono alla mano l’atleta Karpos/HOKA ONE ONE ha stoppato il cronometro sul tempo di 4h30’45â€, vale a dire 14’15†in meno del precedente primato fatto registrare da Brunod che, a sua volta, aveva battuto il best time di Valerio Bertoglio datato 1988 (5h29’33â€).«Il Monte Rosa per me è una montagna magica, ogni giorno quando apro le finestre vedo questa vetta imponente e il Margherita è un po’ il suo simbolo – ha continuato Collé -. In più il record apparteneva a un grande amico come Bruno Brunod. Da tre anni questa idea mi balenava per la testa, ma non sono mai riuscito a concretizzarla. Quest’anno, non avendo gare, mi sono posto questo obiettivo, ma il variare delle condizioni meteo sembrava volermi mettere il bastone tra le ruote».
Dopo il positivo sopralluogo dello scorso fine settimana, la decisone di partire con questo vero e proprio blitz: «Ho deciso praticamente all’ultimo ed è andata bene. Ho trovato una bella mattinata, anche se le difficoltà non sono mancate. Ho pagato dazio nell’ultimo tratto di salita, ma in discesa sono riuscito a recuperare il gap realizzando un piccolo sogno che avevo nel cassetto».