Ci sono dei segnali che indicano dei passaggi importanti riguardo ad argomenti per i quali si è svolto nel tempo un lungo lavoro. Per le valli Occitane questi segnali forti stanno arrivando uno dopo l'altro in un susseguirsi di eventi che non possono che renderci felici. Ognuno di loro meriterebbe una sua notizia, ma per ora cercherò di riassumerne alcuni.
L'approvazione in Consiglio Regionale del disegno di legge sull'esposizione delle bandiere occitana, francoprovenzale e walser riconosce il valore contemporaneo delle lingue minoritarie come segno di coesione sociale . Segna inoltre la volontà delle istituzioni di essere protagoniste del processo di applicazione della legge statale 482/99 che le riguarda.
A Salon de Provence, venerdì 14 dicembre, il Comune di Barathier (Queyras) ha consegnato la bandiera occitana al Comune di Salon, con una cerimonia che ha visto la presenza del Sindaco di Salon, di Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana ed iniziatore dell'iniziativa, del Vice Sindaco di Barathier Mme Christine Massimin, del Console Generale d'Italia a Marsiglia Bernardino Mancini e del Presidente della Camera dal Commercio Italiana a Marsiglia Franco Bottiglioni. Anche questo è un segno importante del lavoro di collaborazione che in questi anni si è andato sviluppando tra istituzione al di qua e al di la delle Alpi.
A Milano, sabato 15 dicembre il Cinema Mexico ha festeggiato il film di Giorgio Diritti "Il vento fa il suo giro" che è presente da sette mesi continuativi ed ha visto ad oggi presso quel locale 25.000 presenze. Incredibile l'emozione che attraversava la sala cinematografica, c'erano persone che l'avevano visto già sei – sette volte, quasi tutti lo avevano visto almeno due volte. Durante il dibattito che si è sviluppato al termine della serata ho lanciato l'idea che si organizzi una gita sul set del film per coloro che lo hanno visto al cinema Mexico, accompagnati dal regista e dagli attori. Per stabilire un principio di Convivéncia e dialogo tra due realtà che si sono incontrate e parlate attraverso l'emozione di un film. Se son rose fioriranno e l'iniziativa potrà avere una sua esecutività in primavera.
Passando davanti ad una vetrina di una libreria di Dronero mi è capitato di vedere un titolo che mi ha fatta sobbalzare di sorpresa "Dieci buone ragioni per venire a vivere in Occitania" pubblicato da Autori Vari di Firenze. Al momento non sono ancora in possesso del libro, né tanto meno l'ho letto, ma mi è parso uno straordinario segno di quanto il lavoro che associazioni, persone, gruppi musicali e di danza, istituzioni abbia fatto crescere l'amore per una terra che dagli anni '60 agli anni '80 ha visto un dissanguamento umano e una incredibile caduta di autostima. Mi ha confermato inoltre, più di tanti discorsi teorici quanto sia attuale l'inchiesta sui re insediamenti nelle valli occitane, condotta da Maurizio Dematteis nella nostra rubrica "Avem fach un sumi".
Infine, la manifestazione "Convivéncia d'Occitània – l'arte di vivere insieme in armonia", organizzata dalla Chambra d'Òc a Cuneo l'8 dicembre nel segno dell'anno europeo delle Pari Opportunità per Tutti, ha visto un afflusso ininterrotto di un folto pubblico dalle 16 del pomeriggio a mezzanotte presso la Sala della Provincia. Un pubblico che si è appassionato alla straordinaria Conferenza-Recital di Maria Soresina e Dario Anghilante "Simone Weil e la Canzone della Crociata". Un lavoro che meriterebbe di andare nelle scuole, di essere considerato dagli enti organizzatori di eventi anche fuori dalle valli e in giornate particolari quali per es. quella dedicata alla memoria dell'olocausto.
La caduta delle ideologie, sulle quali fino a qualche tempo fa si costruiva l'occasione di ritrovarsi e di discutere deve portarci a ideare proposte innovative perché il bisogno delle persone di ritrovarsi, di condividere, di emozionarsi e di partecipare rimane sempre immutato. Le iniziative descritte vanno nel senso di un nuovo periodo che si configura in una proposta di Convivéncia, del ritrovare situazioni in cui si crea un'armonia del vivere comune.
La Chambra d'Òc si dedicherà sempre più a proposte che vadano in questo senso ed il mese di gennaio annuncerà una iniziativa di grande respiro per l'anno 2008, un progetto aperto, nel quale ognuno se lo desidera, che sia istituzione, associazione, o persona singola, potrà partecipare mettendo del suo.